Energia. Tra un mese la Guardia costiera deciderà se il sito è idoneo per la costruzione di un impianto
Il parco dovrebbe sorgere al largo della Saras: tra il porto e punta Zavorra a Sarroch
Roberto Murgia cagliari@ilsardegnablu.it ¦
Agli imprenditori dell'eolico fa gola Is Arenas e non solo. Tre istanze per la costruzione di parchi nel golfo di Cagliari sono depositate presso gli uffici della Capitaneria di porto. Un'altra richiesta, dicono dalla guardia costiera, riguarda il golfo di Palmas a Sant'Antioco. Quattro in tutto, cinque compresa Is Arenas, che è di competenza della capitaneria di Oristano. I parchi di Cagliari dovrebbero sorgere in uno spazio compreso tra il porto di Cagliari e punta Zavorra a Sarroch. Tra Giorgino e La Maddalena spiagge, per la precisione. Le tre società interessate mirano ad alzare, una, ottanta pale, cinquanta, le altre due. Altezza prevista: tra i 70 e i 130 metri. Due chiedono alla capitaneria una concessione demaniale marittima di 50 anni di durata, la terza si limita a trent'anni. Ancora: due delle tre richieste risalgono a pochi giorni fa. L'altra - quella che vorrebbe la concessione per 50 anni e un parco da ottanta pale - è stata presentata un anno fa.
E TRA UN MESE la guardia costiera di Cagliari dirà se il sito individuato dalla società in questione è idoneo per la costruzione di un impianto eolico. Cioè, se intralcia o meno la navigazione o le attività di pesca. Posto che, le pale, dovrebbero essere innalzate a non più di 30 metri di profondità, quindi non troppo a largo, «perché altrimenti - fanno sapere dalla capitaneria - la costruzione del parco diventerebbe troppo costosa per le imprese. Che devono avere la possibilità reale di riportare l'energia prodotta a terra». Come? Attraverso un elettrodotto. Dove? Tra Giorgino e La Maddalena spiagge. Un'area - vedi gli impianti della raffineria Saras e di Polimeri - già compromessa dal punto di vista ambientale. «Si tratta di una zona già industriale », aggiungono dalla capitaneria. Ad ogni modo, se la fase preliminare dovesse andare a buon fine, cioè se la Capitaneria dovesse concedere l'area, chiederebbe tutta la documentazione progettuale e farebbe le pubblicazioni ai comuni interessati (Cagliari, Capoterra, Sarroch), alla Gazzetta ufficiale europea, l'Albo della Capitaneria, al Buras e alle maggiori testate giornalistiche. Questo per dare la possibilità ad eventuali altri richiedenti di farsi avanti. Passati 30 o 60 giorni si procederebbe alla richiesta dei pareri, tra gli altri, ai comuni interessati. Un no di Cagliari, Capoterra, o Sarroch non sarebbe vincolante per la Capitaneria di porto che, in questo caso, risponde solo a due enti statali: l'Agenzia del demanio e l'ex “Genio civile opere marittime”. «Ma se un comune dice no - rassicurano dalla guardia costiera - è molto difficile che l'autorizzazione venga data». Tra un mese, insomma, si saprà se una delle tre società interessate avrà la possibilità di costruire un parco di 80 pale che cambierebbe inevitabilmente lo skyline del golfo di Cagliari. PRIMA , però, vanno portate avanti altre due istruttorie: una per la valutazione dell'impatto ambientale farà capo alla Regione e al ministero dell'Ambiente, l'altra, che fa capo al ministero dello Sviluppo economico, riguarda l'autorizzazione alla realizzazione degli impianti. Si tratta di fasi che possono durare anche mesi. In teoria, però, nulla vietava alle società che hanno chiesto la concessione di avviarle nel frattempo. ¦
La denuncia di Cugusi (Pd): «No a mostri galleggianti» ¦
«No all'eolico galleggiante, il paesaggio non si tocca. Siamo pronti a qualunque azione». Sono parole del consigliere comunale del Pd, Claudio Cugusi, a Torino per il congresso dell'Anci. «Denuncio il fatto che un anno fa Gianni Campus ha portato in Giunta comunale un progetto esecutivo simile a quello di Is Arenas, ma da farsi nel golfo di Cagliari. Chi è in grado di smentirmi lo faccia. Ho appreso la notizia a Torino - continua Cugusi - mentre ascoltavo le lamentele di tanti amministratori ostaggio di imprenditori spregiudicati. Mi auguro che l'Anci le raccolga e altrettanto faccia il Pd sardo col suo prossimo segretario». Cugusi si riferisce a quando un anno fa, l'assessore all'Urbanistica Gianni Campus, mostrò al sindaco un progetto (a firma di una società non meglio identificata) di parco eolico «da farsi davanti alla Saras o giù di lì», spiega lo stesso Campus. Che racconta: «Il progetto mi era stato presentato da un'azienda che si occupa di eolico. Ne avevo anche fatto cenno al sindaco, ma la cosa poi non ha avuto un seguito e non è mai stata discussa. Proprio perché ho solo presentato un'ipotesi, mai arrivata a livello amministrativo». Nel senso di amministrazione comunale, visto che - come è noto - la società ha chiesto sempre un anno fa la concessione demaniale dell'area interessata per 50 anni alla capitaneria di porto. Quanto alla società, «non ricordo il nome, credo si trattasse di una grossa azienda nazionale attiva anche all'estero»