La Sardegna spera nell'arancione: attesa per il verdetto dell'Iss
CAGLIARI. Oggi il verdetto con il dati dell'Istituto superiore di Sanità. Ma l'Isola ora ci spera davvero: secondo l'assessore alla Sanità Mario Nieddu l'indice Rt non condannerebbe più la Sardegna alla zona rossa, nemmeno per un'altra settimana. Già da lunedì 26, se questo dato fosse confermato, si tornerebbe in arancione, con la riapertura dei negozi e la possibilità di spostarsi liberamente almeno all'interno del proprio Comune di residenza.
La speranza è appesa quindi all'indice di trasmissibilità del virus che per poter consentire il passaggio di colore dovrebbe essere almeno sotto l'1,25 (la settimana scorsa era a 1,38). Ma anche gli altri parametri potrebbero - il condizionale, in questi casi, è d'obbligo - essere sotto la soglia critica. L'assessore alla Sanità, a margine della seduta di ieri della commissione Sanità del Consiglio regionale, è apparso sicuro: "I nostri dati sono da arancione", citando anche il "rischio moderato per la presenza di alcuni focolai, ma con impatto basso perché le strutture non sono sotto stress". Ieri la Fondazione Gimbe stimava una soglia d'occupazione delle terapie intensive al 27% (quindi sotto il 30, considerato il limite).
Solo l'Istituto superiore di Sanità, in ogni caso, potrà decretare il passaggio di colore, con successiva ordinanza del ministro Roberto Speranza. E mai come questa settimana, mentre il resto d'Italia si prepara a un graduale ritorno alla normalità in zona gialla, l'Isola attende i dati della cabina di regia.