Dura nota dell'opposizione dopo il j'accuse di sei consiglieri della maggioranza
«Il sindaco tragga le conseguenze del fallimento della sua Giunta ed eviti a Cagliari un'agonia strategica e politica che la nostra città non può sopportare ulteriormente». È quanto sostiene il gruppo del Pd in Consiglio comunale, che prende spunto dal comunicato diffuso mercoledì da sei consiglieri comunali della maggioranza (Udc, Uds e L&Q) che hanno attaccato Emilio Floris per «l'immobilismo della giunta», per «l'estrema politicizzazione di molti dirigenti», per una politica «che tende ad escludere i partiti minori». Secondo il Pd tutto questo «rende clamorosamente evidente la crisi irreversibile della maggioranza di centrodestra».
Per il capogruppo Ninni Depau, «diventa ormai una questione di dignità delle istituzioni mettere fine ad una consiliatura nella quale l'unica attività della Giunta Floris è stata quella di fare una costosa propaganda mentre nessuno dei grandi problemi è stato affrontato seriamente. Problemi come la casa ed il lavoro sono usciti dall'agenda della Giunta Floris», aggiunge Depau, «ma la gestione del patrimonio comunale ha raggiunto livelli di inefficienza e opacità abissali, le concessioni vengono effettuate spesso senza bandi di gara e al di fuori di regole trasparenti, si cerca di annullare il ruolo delle strutture di garanzia e controllo come dimostrano le iniziative nei confronti dell'Avvocatura e del Segretario generale. Tutto ciò mentre il Direttore generale è anche presidente di Abbanoa e gli impianti sportivi vengono dati in concessione su raccomandazione degli amici di partito».
E mentre il resto della maggioranza, lanciando un implicito segnale politico, tace, l'unico intervento a difesa di Floris è quello del consigliere di Forza Italia Franco Masia: «Le polemiche non servono, contano le cose che si fanno. E Floris, da questo punto di vista, è inattaccabile».
09/10/2009