Circoscrizioni. Cresce il malumore nei parlamentini. Crisponi: «Le nostre richiesta non vengono ascoltate»
Non solo Castello. Chiedono attenzione anche gli altri rioni della città. Basta sentire presidenti dei parlamentini “amici” che denunciano come il Comune abbia ascoltato poco o nulla di tutte le richieste votate e inoltrate. «Non ce ne facciamo nulla dei nuovi confini», attacca Simone Crisponi, presidente di Mulinu Becciu, «vogliamo le deleghe. Quanto al sindaco speriamo che si impegni a risolverr il problema degli ambulanti di via Quirra e che almeno ci risistemi via Gherardo delle Notti e via Piero della Francesca». Recentemente a Pirri hanno chiesto i fondi per il collettore antialluvione. Ma anche Sant'Avendrace rivendica attenzioni. «Da anni chiediamo i marciapiedi nuovi nel rione: abbiamo strade che sembrano mulattiere», spiega il presidente Tonino Puddu, «e ci dicono che non hanno mai i soldi». «Speriamo nella riqualificazione di Sant'Elia e nel lungomare del Poetto», chiede Paolo Truzzu, presidente di Sant'Elia, «da tempo abbiamo chiesto la sistemazione dell'ex uliveto». «Il Comune ci ha risanato il Cep e ha fatto il parco della musica e il multipiano di via Manzoni», spiega Alessandro Sorgia, presidente di San Benedetto, «ora mi aspetto l'asfalto alla Fonsarda e i marciapiedi la Quartiere europeo».