Cagliari, la triste Settimana Santa col virus: via Crucis e S’Incontru, processioni in tono minore
Le processioni e i riti collettivi con i fedeli, che costituiscono ormai da anni eventi Ufficiali di rilevanza Comunale, purtroppo non potranno essere svolti secondo le modalità degli anni passati. Questa è una grave privazione per la spiritualità della nostra città e della nostra comunità di cittadini e fedeli
Celebrazioni della Settimana Santa di Cagliari e Pirri 2021. Con il prolungarsi dell’epidemia di Covid 19 anche quest’anno i secolari riti della Settimana Santa dovranno subire delle modifiche nella loro modalità di celebrazione.
Le processioni e i riti collettivi con i fedeli, che costituiscono ormai da anni eventi Ufficiali di rilevanza Comunale, purtroppo non potranno essere svolti secondo le modalità degli anni passati. Questa è una grave privazione per la spiritualità della nostra città e della nostra comunità di cittadini e fedeli, ma responsabilmente le Confraternite e l’Amministrazione hanno congiuntamente deciso di porre al primo posto la salute e la sicurezza dei cagliaritani e dei pirresi celebrando i riti in forma riservata.
A tal fine ogni sodalizio ha definito specifiche regole, anche in ragione delle dimensioni delle diverse Chiese interessate, cercando per quanto possibile di rispettare almeno nei tempi e nei contenuti sacri la tradizione. Pertanto i simulacri saranno allestiti e le Chiese addobbate e da venerdì 26 marzo a Lunedì dell’Angelo il 5 aprile si terranno le celebrazioni secondo il calendario tradizionale, seppure in forma ridotta e circoscritta alle sole Associazioni religiose e ai celebranti.
Il Comune di Cagliari è affianco, anche in questo frangente, alle Confraternite concorrendo per quanto possibile al presidio dei luoghi, alla fornitura delle decorazioni floreali, alla diffusione delle informazioni e delle immagini, attraverso i propri canali informativi.
Anche la Settimana Santa diventa dunque occasione per manifestare nel migliore dei modi il senso di responsabilità individuale e collettiva, rinunciando a qualcosa di particolarmente sentito, ma in una prospettiva di ripresa, speranza e impegno solidale.