GIOVEDÌ, 08 OTTOBRE 2009
Pagina 1 - Cagliari
Critica al sindaco Floris accusato di ignorare il ruolo dei componenti dell’assemblea comunale
ROBERTO PARACCHINI
CAGLIARI. «Rileviamo, peraltro con estremo rammarico, come oramai stia diventando consuetudine (...) che a questi incontri venga invitata a partecipare solo una minima rappresentanza delle forze politiche della coalizione di centrodestra presenti in Consiglio», denunciano in un comunicato sei consiglieri di maggioranza. Acque agitate per il sindaco Emilio Floris. Claudio Tumatis (Lavoro e Quartieri), Efisio Pireddu (Udc), Paolo Casu (gruppo misto), Autrelio Lai (Uds), Fernanda Loche (Udc) ed Ettore Businco (Udc) hanno detto con forza che non sono consiglieri di serie «B». L’antefatto è l’incontro indetto dal sindaco Emilio Floris per l’altro ieri sul Castello. Solo che al summit pubblico c’erano solo alcuni consiglieri di maggioranza, mentre altri hanno sottolineato di aver appreso «dalla stampa locale che (...) il sindaco ha promosso a “Palazzo di città” un incontro con giornalisti e residenti, a metà tra la conferenza stampa e l’assemblea di quartiere, per presentare i grandi progetti per la rinascita di Castello». Un fatto che ha molto indispettito i sei componenti dell’assemblea municipale che hanno protestato mettendo nero su bianco il loro dissenso. E lamentato che a fronte della mancanza di informazione per i consiglieri, «appare sempre ben nutrita la schiera di dirigenti che, di fatto, si sostituiscono agli amministratori delle forze di maggioranza, eletti dai cittadini e quindi “unici” legittimati a dare il proprio contributo di indirizzo politico».
Secondo Tumatis «il primo cittadino sembra distratto da altre questioni». Lai rileva una differenza dal comportamento precedente: «Prima - afferma - eravamo informati di tutto, ma questo oggi non avviene più. Mi auguro che sia solo una questione di dimenticanza e non un fatto politico. Perchè se così fosse ne prenderemmo atto». Per Businco, invece, «non è una novità «che i dirigenti occupino spazi non propri. Se un dirigente della Regione si comportasse come alcuni dei nostri, sarebbe subito allontanato. La realatà è che manca il rispetto dei ruoli istituzionali: sia dei consiglieri che degli assessori». Anche Ugo Storelli (capo gruppo di Forza Italia) non era informato: «Credo che sia una distrazione, ma sarebbe bene che inziative così importanti vengano rese note anche ai consiglieri». Che sia un «difetto di comunicazione» è sottolineato pure da Alessandro Serra (capo gruppo di An).
Per i firmatari della protesta, però, questo comportamento si sviluppa anche «in un contesto di “preoccupante” immobilismo, riferito a diversi progetti sospesi di importanti opere da realizzare nella città di Cagliari». Per tutti questi motivi, continuano, «riteniamo molto grave che le poche iniziative trattate diventino “appannaggio” di incontri del sindaco con pochi “suoi” eletti, mentre “grande” coinvolgimento e spirito di responsabilità ci viene richiesto, ed è puntualmente ottenuto, quando si tratta di portare il nostro contributo, nel tavolo dei lavori prima e in aula successivamente, per quanto riguarda gli atti deliberativi della Giunta».