Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Società Ippica, Ballero presidente

Fonte: L'Unione Sarda
8 ottobre 2009

Ippodromo. Il direttore del dipartimento di Scienze botaniche è il nuovo numero uno

«Impianto abbandonato, non c'è più tempo da perdere»

Nel nuovo consiglio d'amministrazione anche Renato Oppes e Pierpaolo Moi.
Non avrà le tribune, il maneggio coperto né tutto ciò che serve per farci correre i cavalli e scommetterci su. Ma da martedì l'ippodromo ha almeno un nuovo governo. Dopo due anni di proroghe al consiglio di amministrazione e tre bandi per le candidature (ne sono arrivate 43), martedì il sindaco Emilio Floris ha nominato il presidente e due consiglieri di amministrazione della Società ippica, la spa di cui detiene il 69,57% delle quote.
IL NUOVO CDA A succedere al generale Giangabriele Carta è Mauro Ballero, direttore del dipartimento di Scienze botaniche dell'Università di Cagliari ed esponente di una genia di allevatori (i Calvia di Mores). Gli altri componenti sono Renato Oppes, veterinario, famiglia con una solida tradizione di campioni, e Pierpaolo Moi, ex presidente dell'Aci e democristiano di lungo corso. Il sindaco si è riservato di nominare altri due componenti appena riceverà il parere legale scritto che dovrebbe consentire al Comune di derogare alla norma della Finanziaria 2007 che impone di ridurre a un massimo di tre componenti i cda delle società partecipate da enti locali. Ma siccome tra i soci c'è anche la Camera di commercio (che è un ente privato ed ha il 16,06% delle quote, mentre la Regione ha il 14,38%) Palazzo Bacaredda ritiene di poter salire a cinque, con soli due membri in meno rispetto al cda attuale.
TEMPI BREVI Ballero, entusiasta del nuovo incarico, chiede tempi rapidi per la soluzione di tutte le pratiche in itinere. Dalla nomina dei due nuovi componenti («voglio capire subito chi saranno per iniziare a lavorare insieme e dividerci il lavoro») al passaggio di proprietà di un terreno, bloccato dalla burocrazia comunale, senza il quale non è possibile chiudere una transazione deliberata cinque anni fa dalla Giunta. Un nodo che blocca l'accesso ai finanziamenti per realizzare il terzo lotto dell'impianto. Soldi che consentirebbero di lanciarlo nel circuito delle corse.
SOLUZIONI AL GALOPPO Per Ballero «non c'è più tempo da perdere, perché questo benedetto ippodromo è stato abbandonato. Anche io, che lo frequentavo, non ci ho più messo piede, come hanno fatto tutti gli appassionati, quando hanno visto che non rispondeva alle aspettative». La sua, sottolinea, non è una critica al predecessore, «che stimo e che sentirò per ripartire, se è necessario, da ciò che ha fatto». Certo è che «bisogna riportare i cagliaritani all'ippodromo come li abbiamo riportati all'orto botanico». Un rilancio che il docente esibisce come un biglietto da visita. «Anche quello era un luogo abbandonato, oggi ha oltre 40 mila visitatori», informa.
SUBITO I CONTATTI «La prima cosa che farò sarà riprendere in mano i contatti nazionali, anche con l'Unire (l'Unione nazionale per l'incremento delle razze equine, ndr) e fare con loro progetti per valorizzare il cavallo sardo. Voglio portare a Cagliari gente che con i cavalli lavora da sempre, voglio trovare i soldi per realizzare quello che manca anche ricorrendo a sponsor privati. Chi dice, ad esempio, che Sky non sia interessata a sponsorizzarci se durante le gare pubblicizziamo il suo logo? Il mio è un esempio per far capire che non è necessario andare a piangere alla Regione al Comune: i soldi ci sono, basta avere progetti».
Poi c'è da decidere una volta per tutte se al Poetto si vogliono fare corse o concorsi ippici. «I tecnici ci dicono che sono incompatibili, e che portare cavalli da salto e da corsa sarebbe come mischiare la Formula uno con i rally. Sarà il consiglio a decidere che cosa fare anche se io propendo per le corse, che a mio avviso portano maggiori vantaggi da tutti i punti di vista». Il sindaco, democristianamente, ha detto che vuole che le due attività coincidano. Ma la politica è una cosa, i cavalli un'altra.
FABIO MANCA

08/10/2009