Cagliari, ruspe in azione: raso al suolo il bunker della droga di via Cinquini
Truzzu: “E’ solo il primo passo per restituire ai cittadini questo spazio, per troppo tempo abbandonato al degrado”. Marcello: “Queste sono le ruspe che ci piacciono, ma ora no a nuove case popolari”. L’ex presidente Crisponi: “Peccato. Avevamo pensato a una caserma o a una biblioteca. Ora un progetto che dia valore al rione”.
Via Cinquini, le ruspe in azione. Giù il bunker della droga. “Oggi sono tornato in Via Cinquini, dove proseguono i lavori di demolizione dell’ex circoscrizione”, dichiara il sindaco Paolo Truzzu, “è solo il primo passo per restituire ai cittadini questo spazio, per troppo tempo abbandonato al degrado, ma finalmente grazie ad Area ci stiamo riuscendo”.
“Queste sono le ruspe che ci piacciono”, dichiara Fabrizio Marcello, capogruppo Pd al Comune di Cagliari, “tanti anni di lotta con tutti i consiglieri di circoscrizione 3, poi in consiglio e finalmente. Area in accordo con il comune di Cagliari, demolisce il rudere di via Cinquini.
Adesso apriamo subito il tavolo di confronto: residenti del quartiere, associazioni, comune di Cagliari, Area, Regione. Adesso è il momento delle idee. Una va rigettata a gran voce. No a nuovi insediamenti abitativi. Il quartiere ha già dato”.
“Dopo anni di agonia il caseggiato viene demolito”, dichiara Simone Crisponi, ex presidente della circoscrizione di Is Mirrionis, “verrebbe da dire è un peccato. Peccato perché quando svolgevo il ruolo di Presidente del Parlamentino della Circoscrizione, io e i Consiglieri abbiamo provato a dare un senso a una struttura ormai in decadenza, in balia di spacciatori e tossici.
Abbiamo provato a farlo diventare biblioteca, ludoteca, centro di aggregazione e, negli ultimi anni, abbiamo cercato di far insediare, in accordo con i residenti della zona, una caserma dei carabinieri che sarebbe diventata anche il simbolo di un quartiere di persone per bene che si scrollava di dosso una nomea non appropriata.
Spero tantissimo che i miei “peccato” verranno rimpiazzati da un progetto che riuscirà a dare valore al quartiere e ai suoi abitanti. Grazie per la pazienza a chi negli anni ha sopportato tutti i risvolti negativi di questa situazione che poteva e doveva essere risolta già da tanto tempo”.