comune La seduta del Consiglio
Nove mesi per arrivare in aula. Sembrava la volta buona per gli animali cagliaritani che, finalmente, avrebbero avuto un regolamento per la loro tutela. Solo che la delibera, arrivata martedì in aula, si è fermata per una serie di motivi. Prima una serie di piccoli emendamenti proposti per armonizzare il regolamento alla normativa nazionale (strano che in nove mesi non ci abbiano pensato), poi le assenze nelle file della maggioranza e dell'opposizione. Ma l'ostacolo principale è stato una regola inserita senza prima chiedere un parere al Ctm: l'articolo 14 stabilisce infatti che “è consentito l'accesso degli animali d'affezione su tutti i mezzi di trasporto pubblico operanti nel Comune di Cagliari, purché siano puliti e privi di parassiti”.
IL CTM Solo che il regolamento interno del Ctm, il maggior vettore pubblico cittadino, afferma una cosa decisamente diversa. “Il cliente può portare con sé, previo acquisto di idoneo documento di viaggio, animali di piccola taglia purché trasportati in modo tale da non arrecare disturbo e molestia agli altri passeggeri”. Differenza tutt'altro che secondaria: un rottweiler o un doberman possono essere “animali d'affezione” e, dunque, secondo il regolamento comunale possono salire nei pullman. Ma non sono di piccola taglia e, quindi, per il Ctm non hanno diritto di viaggiare sui pullman.
LA SOLUZIONE Il presidente della commissione competente (ffari generali che si occupa anche di assistenza zooiatrica) Giorgio Adamo è al lavoro per cercare soluzioni. E, nel frattempo, il vice sindaco Maurizio Onorato ha già contattato il direttore dell'azienda consortile Ezio Castagna per cercare una soluzione. Che, in teoria, dovrebbe essere trovata entro martedì prossimo quando il regolamento andrà in aula per la definitiva approvazione. Paradossale, però, che un atto gradito a maggioranza e opposizione impieghi tanto tempo ad arrivare in aula. E, quando ci arriva, non sia perfetto e pronto per essere approvato.
LO SCHERZO Il “regolamento comunale sulla tutela degli animali ” (questo è il nome esatto dell'atto) è servito per fare un nuovo scherzo a un consigliere. Nel corso della serata, è cominciato a circolare in aula un emendamento scritto a mano con il quale si imponeva al Comune di non finanziare manifestazioni nel corso delle quali venivano uccisi animali. Nel falso emendamento, firmato da Pd e An, si faceva preciso riferimento alla sagra del pesce. La notizia è arrivata a un consigliere della maggioranza, in quel momento assente, che ha proprio nel Villaggio Pescatori uno dei suoi maggiori bacini elettorali. «Mi volete rovinare?», avrebbe chiesto telefonicamente a un collega. Quando stava per andare di corsa in Comune, qualche anima pia gli ha svelato che l'emendamento era solo uno scherzo. ( mar.co. )
08/10/2009