Concessioni demaniali, altro pasticcio: Giunta esautora i Comuni, ma è vietato
La Giunta di Christian Solinas si è infilata in un altro pasticcio. Stavolta il tema riguarda la gestione del demanio marittimo, competenza che il decreto legislativo 96/1999 ha subdelegato ai Comuni. Ma la Regione vuole togliere questo poetere agli enti locali per affidarlo a se stessa.
Il cambio è stato inserito nella legge sulle Province, quella che fa risorgere Gallura, Ogliastra, Medio Campidano e Sulcis, cancellate nel 2016. La norma è diventata un maxicontenitore: oltre all’emendamento poi ritirato su Abbanoa (qui la cronaca), ecco anche la modifica sulla gestione delle concessioni demaniali, presentata dall’assessore all’Urbanistica e agli Enti locali, Quirico Sanna.
La legge sulle Province torna in Aula domani, 9 marzo. E se sul demanio non ci sarà la marcia indietro della Giunta, è facile immaginare che si aprirà la strada ai ricorsi. La competenza dei Comuni sulla concessioni marittime, in subdelega, è assegnata con legge nazionale. Ciò significa che una norma regionale, sotto-ordinata, non può modificarla.
Peraltro: a leggere l’emendamento depositato dalla Giunta, viene fuori che ai Comuni, sulla gestione del demanio, resterebbe in mano l’esame delle pratiche sotto il profilo del vincolo paesaggistico. Questa è invece la competenza che la Regione potrebbe avocare a sé. Insomma, un abbaglio preso dagli uffici dell’Urbanistica e degli Enti locali, e su cui la Giunta ha ventiquattro ore di tempo per mettere una pezza. La mossa possibile è solo una: ritirare l’emendamento del pasticcio. (al. car.)