Parco degli Anelli, la spiaggia verde da 20 milioni di euro è una discarica
CAGLIARI. Tutto fermo. Un piano di riqualificazione da 20 milioni di euro, 500 alberi piantati e abbandonati, file e file di lampade rotte, cumuli di macerie e le ruspe vista mare. Sono questi i fotogrammi di ciò che è stato realizzato del progetto approvato nel novembre del 2014 che doveva trasformare il lungomare di sant’Elia nella spiaggia verde di Cagliari. Invece, sette anni dopo, i lavori sono ancora in stallo e il Parco degli Anelli ha l’aspetto di un luogo dimenticato.
L’ambizioso progetto aveva avuto qualche stop in passato dovuto al ritrovamento di ordigni esplosivi nell’area, ma nel 2017 si erano definitivamente sbloccati in seguito al via libera del ministero della Difesa. Qualcosa, però, deve essere andato storto, perché parte del Parco è abbandonata. La passeggiata che collega il Lazzaretto al porticciolo di Sant’Elia s’interrompe lasciando spazio ad un cantiere colmo di macerie e transenne rotte, le ruspe abbandonate all’interno della zona recintata sono ormai parte dell’ambiente, e anche l’area considerata conclusa avrebbe bisogno di lavori di manutenzione. Qualunque strada del parco si decida di percorrere, sarà affiancata da file di lampade distrutte: gli atti vandalici hanno reso la zona verde un luogo poco illuminato e disseminato di vetri e macerie.
Un’immagine molto distante dall’area ideale per una passeggiata con i bambini. Con un cane tanto meno: non ci sono i cestini per la normale spazzatura, impensabile trovarne uno per i possibili resti del passaggio di animali. Forse è per questo che nel parco è possibile trovare ogni sorta di rifiuto, dalla carta dei biscotti ai passeggini abbandonati. I pezzi di cemento nel prato e i cavi della corrente esposti sono ciò che rimane del giardino da sogno rimasto sulla carta.
L’architetto che ha firmato il progetto è il noto paesaggista portoghese Joao Nunes, a cui va il merito della realizzazione di parchi urbani come il Parco Forlanini a Milano e il parco di Valdebebas a Madrid. L’esito a Sant’Elia, però, pare molto diverso dai suoi precedenti lavori.