Piccola città

Claudio Cugusi

Luca Loi è un pirrese attento: quando ha visto quegli strani cartelli di divieto di sosta spalmati in tutta via Italia, dalla piazza fino alla Città mercato, ha cominciato a farsi domande. E noi con lui. Il fatto: nella strada più importante di Pirri due settimane fa è scattato l'allarme alluvione e il Comune ha radunato i mezzi della Protezione civile e la Municipale. Scampato il pericolo meteo, con la pioggia sì forte ma non troppo, sono comparsi i pannelli con il carrogrù raffigurato sopra. A guardarli si capisce che in via Italia è vietato parcheggiare su entrambi i lati. Ovviamente tutti parcheggiano. Ma a guardare meglio si vede che una scritta di ogni cartello è coperta con carta e adesivo. E qui sorge la domanda bis di Loi e di tutti: che senso ha? Che se torna il rischio meteo, le auto saranno rimosse a carico del proprietario e nessuno potrà lamentarsi perché il divieto di sosta era bello e operativo da un pezzo. Tutti escapotage, come direbbe un esponente della giunta Floris, per stangare i cittadini e sollevare il Comune da responsabilità. Come se il pandemonio che si è scatenato a Pirri il 22 ottobre scorso fosse colpa di Mommoti. *Giornalista