SABATO, 03 OTTOBRE 2009
Pagina 1 - Cagliari
Maurizio Porcelli: «Dateci la Fabbrica della creatività»
Non sappiamo più niente A questo punto credo che bisognerebbe riprendere il progetto proposto in precedenza
di Roberto Paracchini
CAGLIARI. C’era una volta l’ex Manifatura tabacchi: doveva diventare un grande centro culturale. Poi come per magia (nera) si è tutto bloccato. Festarch, il fesival dell’architettura, ad esempio, nel 2009 è stato depennato e ora tutto tace.
A suo tempo le polemiche tra Comune e Regione erano state roventi. L’amministrazione municipale contestò duramente la mancanza di socializzazione dell’immobile da parte della Regione governata da Renato Soru. Chiese che vi fosse una concertazione col Municipio. Ma ora, con la nuova Giunta (presieduta da Ugo Cappellacci), tutto si è fermato. «Noi non sappiamo più niente - sottolinea Maurizio Porcelli, Forza Italia, presidente della commissione comunale consiliare alla Cultura - a suo tempo l’assessore regionale alla Cultura Lucia Baire ci aveva dato la sua disponibilità. Ma da tempo non sappiamo più niente. Si tratta di una struttura molto importante per la città. E mi sembra che l’idea della Fabbrica della creatività (lanciata a suo tempo da Soru - ndr) possa essere ripresa. È un’ipotesi che permetterebbe di coinvolgere anche i gruppi della città».
Attualmente i lavori di recupero della prima parte dell’immobile sono stati assegnati per un importo di cinque milioni più iva. Il tipo di intervento che si prospetta e che riguarda una sola parte dell’imponente struttura di archeologia industriale, è del tutto conservativo. Nel progetto originario, partendo dall’ex manifattura, le Fabbriche della creatività sarebbero dovute sorgere in divese altre parti della Sardegna. Una, ad esempio, era già prevista a Sassari. La seconda trance dell’intervento di recupero dovrebbe comprendere la parte anteriore e più antica dell’immobile, e il vecchio cinema Due Palme. Il primo intervento (se si farà) prevede la realizzazione, al piano terra, nel cuore dell’ex Manifattura, dell’agenzia di architettura e, nei locali che la circondano, degli atelier degli artisti per i laboratori sperimentali, che dovrebbero comprendere tutti i settori detti creativi, teatro incluso.
Attualmente, però, «è tutto fermo - sottolinea Massimo Zedda, consigliere comunale e regionale della Sinistra - nella Finanziaria regionale non compaiono voci nuove sull’ex Manifattura, anche se la Baire aveva dato delle assicurazioni». «Siamo alle solite - precisa Ninni Depau, capo gruppo in assemblea municipale del Pd - prima si strepita. Poi, arrivando al dunque, tutto tace. Questo centrodestra non ha una programmazione e sembra muoversi a vista». Per quel che so io, informa Maria Antonietta Mongiu, «l’appalto per la prima tranche di lavori è stato assegnato. Poi non si riesce a sapere altro. Prima il sito internet della Regione permetteva a tutti di sapere che cosa veniva fatto o meno all’interno dal governo isolano. Oggi non c’è trasparenza: il sito non viene aggiornato». Intanto, in Comune, il centrodestra recupera il progetto promosso da Renato Soru.