Porto di Cagliari sempre più turistico. Con merci e passeggeri che piano piano si trasferiranno al Porto canale a Macchiareddu. Lo dice il Pot, il piano operativo triennale 2021-2023 approvato oggi dal Comitato di gestione degli scali marittimi dell’Isola. Nel piano anche la riqualificazione del terminal crociere e la riorganizzazione dei varchi di security e di accesso e il potenziamento del porto canale con prolungamento delle banchine rinfuse.
Olbia riconferma la sua vocazione al traffico passeggeri e mezzi commerciali. Oltre agli interventi di dragaggio e riqualificazione delle banchine dell’Isola Bianca e del porto industriale Cocciani, si prevede una totale revisione e razionalizzazione delle aree di accesso portuale e della viabilità, un’apertura della stazione marittima e delle attività commerciali alla libera fruizione, la riqualificazione dei servizi ai passeggeri e ai crocieristi.
Relativamente alla nautica, l’idea progettuale prevede il rilancio del Molo Brin verso il diportismo, la creazione di un distretto della cantieristica nell’area ex Palmera, la progettazione di una canaletta di servizio per le imbarcazioni e la razionalizzazione delle concessioni per nautica nelle due anse del porto interno.
Interventi anche a Porto Torres e a Golfo Aranci, che punta a liberarsi dei binari e del cavalcavia. Il porto di Oristano-Santa Giusta conferma, invece, la vocazione merci alla rinfusa, ma guarda anche alle crociere. Su Portovesme il prossimo triennio sarà decisivo per la creazione di una nuova banchina dedicata ai collegamenti con Carloforte e al dragaggio dei fondali. “Il Piano approvato oggi – spiega il presidente dell’Adsp del Mare di Sardegna, Massimo Deiana – esprime una visione di compiuta consapevolezza e maturità. Siamo alla fase di passaggio dalla creazione di un’identità originale ad una pianificazione che, forte dell’esperienza e dello stress test sugli scali di competenza, ci conduce a definire i ruoli di ciascuna realtà in base alle reali vocazioni”.