Il consigliere Polastri: “Pronti alle barricate al porto di Cagliari se dovessero arrivare le scorie?”
Il consigliere della maggioranza non ha dubbi: “Perché mai dovremmo cambiare idea, chinare la testa, per una scelta calata dall’alto che rispediamo al mittente”
Il consigliere Polastri: “Pronti alle barricate al Porto di Cagliari se dovessero arrivare le scorie?”. Il consigliere della maggioranza non ha dubbi: “Forse non siamo a tanto e mai arriveremo, ma per il Presidente della commissione politiche per la sicurezza al Comune di Cagliari, “è fondamentale che la città capoluogo della Sardegna, e il porto a sud dell’isola, si esprimano energicamente e dicano No, anzitutto, all’arrivo delle scorie nucleari e anche alla creazione di un mega deposito bunker per simili rifiuti pericolosi, programmato per ora sulla carta nella zona centrale dell’isola”. Quello di Polastri è il primo atto che chiede all’aula di via Roma di dibattere sull’argomento. Non a caso, ovviamente, “perché Cagliari è il capoluogo della Sardegna, e la massima assemblea cittadina non può che ascoltare il parere dei cittadini e dei sardi tutti”. Nei prossimi giorni infatti a Palazzo Bacaredda si dovrà esprimere il Consiglio comunale, al quale Polastri ha indirizzato una corposa mozione indirizzata, tra gli altri, al primo cittadino e ai massimi esponenti delle istituzioni regionali e nazionali. “In ballo c’è la sicurezza dell’isola, le politiche per la sicurezza territoriale, quelle dell’ambiente, la libertà di scelta dei sardi tutti”. Un atto di indirizzo politico importante, quello del consigliere comunale di Sardegna Forte al quale seguiranno nei prossimi giorni future azioni, magari l’unione di tutta l’aula di palazzo Bacaredda e probabilmente altre mozioni, atti, documenti. L’atto del presidente della Commissione politiche per la Sicurezza è stato depositato e condiviso anche dalla consigliera Loredana Lai e va diritto contro il deposito e lo stoccaggio di SCORIE NUCLEARI e di altri RIFIUTI PERICOLOSI e RADIOATTIVI in Sardegna. “Grande preoccupazione è stata generata dalle recentissime notizie sull’individuazione, in Sardegna, di aree potenzialmente idonee a ospitare un deposito nazionale se non addirittura più depositi per lo stoccaggio di rifiuti radioattivi provenienti da tutta l’Italia e – conclude Polastri – nonostante a stabilirlo sia la Carta nazionale elaborata dalla Sogin e approvata dai Ministri dello sviluppo economico e dell’ambiente, la Sardegna ha da sempre respinto l’ipotesi di trasformare l’Isola in una pattumiera nucleare, anche con referendum evidentemente ora disattesi e ignorati. Ma – conclude il leader di Sardegna Forte a Palazzo Bacaredda – perché mai dovremmo cambiare idea, chinare la testa, per una scelta calata dall’alto che rispediamo al mittente”. Da qui l’impegnò chiesto all’aula affinché si esprima coinvolgendo la città e i massimi esponenti delle istituzioni, secondo la nota di oggi del consigliere comunale di maggioranza Marcello Polastri.