A spasso e in fila fuori dai bar, i cagliaritani “riconquistano” la città dopo il lockdown di Natale
Da oggi e sino a mercoledì zona arancione, niente autocertificazione e spostamenti liberi in tutta la città. E il capoluogo sardo si rianima, tra bambini che giocano nelle piazze e negozi nuovamente aperti
Zona arancione più morbida di quella rossa per quanto riguarda spostamenti e divieti. Dopo aver trascorso vigilia, Natale e Santo Stefano in casa, i cagliaritani tornano a girare per le strade del capoluogo sardo, approfittando del primo dei tre giorni di allentamento delle misure. Sino a mercoledì niente autocertificazione per gli spostamenti all’interno del proprio Comune, resta valida la regola del coprifuoco dalle 22 alle cinque del mattino. E così, in un lunedì mattina segnato da nuvole e forte vento, in tanti hanno deciso di uscire. Bambini che giocano nelle piazze, mamme e papà indaffarati a fare acquisti nei negozi delle vie dello shopping che, da oggi, hanno potuto riprendere a lavorare, spiccano le file fuori dai bar per un caffè o una pasta. Segni di ritorno alla normalità dopo il lockdown di Natale, insomma, in attesa della nuova stretta dal 31 dicembre al tre gennaio. Dopo le immagini della città pressoché spettale del 25, 26 e 27 dicembre, oggi Cagliari ritorna una città, a tutti gli effetti, viva.
Le regole sono rispettare praticamente da tutti: distanziamento e mascherine, quasi impossibile trovare qualcuno con il volto scoperto. “Vita” confermata anche nei mercati civici, tutti i parcheggi attorno a quello di San Benedetto, alle 11 del mattino, sono occupati. La città rianimata dopo il lockdown, tanti cittadini che tornano a respirare in una fine del 2020 segnata dall’emergenza Covid ma con la nuova speranza del vaccino.