Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tar, no alla riqualificazione dell'Amsicora

Fonte: L'Unione Sarda
5 ottobre 2009

Il Tribunale amministrativo regionale ha rigettato il ricorso proposto dalla società di ponte Vittorio



Il Consiglio comunale ha avuto ragione a dire no al piano attuativo per la riqualificazione dell'area dell'Amsicora, proposto dalla Ksa entertainment e dalla società di Ponte Vittorio. Lo ha stabilito la seconda sezione del Tar Sardegna che venerdì scorso ha respinto il ricorso (una parte è stata dichiarata inammissibile per tardività) presentato dalla SG Amsicora contro il Comune di Cagliari.
Al centro della querelle giudiziaria, l'investimento di 60 milioni di euro che Ksa, società che fa capo ai fratelli Alessio e Sergio Raggio, realizzerebbe per conto dell'Amsicora per realizzare nel terreno dove sorgono il campo di hockey, la pista di atletica, la palestra della ginnastica artistica, campi di calcetto e altro, un centro fitness e wellness, un palazzetto dello sport polifunzionale con area riservata alla ginnastica artistica, un albergo a 5 stelle, un centro congressi, la pista d'atletica, parcheggi, una piscina olimpionica e una per i tuffi, un centro medico riabilitativo e altro
Una proposta che è stata analizzata tardivamente (la Ksa aveva chiesto l'invio del commissario prefettizio) e che poi è stata sostanzialmente respinta da tutte le componenti dell'amministrazione che l'hanno esaminata perché, in estrema sintesi, non sarebbe conforme alla destinazione urbanistica dell'area.
A dire no erano stati il Consiglio comunale (8 marzo 2008) anche sulla base di una relazione tecnica redatta da un funzionario tecnico, la Commissione edilizia nella seduta del 30 maggio 2007, la Giunta comunale e la Commissione consiliare urbanistica in data 5 ottobre 2007. Un no ribadito anche quando la società, su richiesta del Comune, aveva modificato la proposta riducendo parte delle volumetrie.
Così la Ksa prima (ricorso dichiarato inammissibile) e l'Amsicora poi avevano presentato ricorsi al Tar prima chiedendo la sospensione del provvedimento poi sul merito degli atti avversi. Un gruppo di soci (Carlo Dore, Antonio Marchi e Piero Puggioni) era intervenuto ad opponendum nel ricorso sostenendo che si trattava di un'iniziativa speculativa che nulla aveva a che fare con le finalità sportive ed educative dell'Amsicora. Al contrario la maggioranza dell'Assemblea ed i presidenti - prima Ruggero Ruggieri poi il suo successore Alessandro Dedoni - avevano sostenuto con forza l'iniziativa ritenendola necessaria per la sopravvivenza della società ad alti livelli.
Ma il Tar (presidente Rosa Pannunzio, Francesco Scano consigliere, Marco Lensi consigliere estensore) ha dato ragione al Comune. Probabile, a questo punto, un ricorso al Consiglio di Stato. (f. ma)

05/10/2009