Il decreto Natale tra divieti e permessi: le regole dal 24 dicembre al 6 gennaio
Da domani 24 dicembre entra in vigore il decreto Natale che fissa tutta una serie di regole sino al 6 gennaio (incluso). Ecco allora quali sono i divieti e i permessi a cui devono attenersi tutti gli italiani, senza distinzione di regione. Le norme sono applicate allo stesso modo in tutta Italia.
Il primo blocco di regole riguarda le seguenti date: dal 24 al 27 dicembre; dal 31 dicembre al 3 gennaio; il 5 e 6 gennaio. In tutti questi giorni tutto il Paese diventa zona rossa.
🚫 È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla propria abitazione. Tutto il Paese diventa zona rossa. Si può uscire di casa solo per motivi di lavoro, di salute o per urgenze. E comunque bisogna farlo portandosi dietro l’autocertificazione. È consentito il rientro nel proprio domicilio o nella propria residenza.
🛍️ Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari.
🗞 Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. E appunto i negozi di generi alimentari e di beni di prima necessità che possono aprire anche nei giorni di festa. Tanto che si è levata la protesta dei sindacati. Nell’Isola hanno scritto una lettera al presidente Solinas e all’assessore Chessa.
💅 Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, come i centri estetici, mentre possono lavorare parrucchieri e barbieri.
👗 Consentita l’attività delle lavanderie.
☕ Bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie sono chiusi al pubblico. La loro apertura deve essere limitata al solo servizio della consegna a domicilio, ma andrà fatta entro le 22, quando scatta il coprifuoco. Vietato anche consumare cibi o bevande in prossimità dei locali.
🏃♂️ È permesso svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione e comunque rispettando la distanza di alòmeno un metro dalle altre persone e usando i dispositivi di protezione delle vie respiratorie. L’attività sportiva, senza obbligo di mascherina, si può deve obbligatoriamente svolgere in forma individuale.
👥 La deroga prevede che sino a un massimo di due persone non conviventi ci si possa spostare una sola volta al giorno verso un’abitazone ubicata nella medesima regione. Non sono conteggiati in questo senso gli under 14 , i diversamente abili e i conviventi non autosufficienti, i cui spostamenti sono in aggiunta alle due persone non conviventi.
LEGGI ANCHE: L’autocertificazione del decreto Natale, ecco il modulo da scaricare e compilare
Il secondo blocco di regole si applica dal 28 dicemnbre al 30 nonché il 4 gennaio. In questi giorni tutta Italia diventa zona arancione. Con queste regole:
🚫 è vietato ogni spostamento – con mezzi di trasporto pubblici o privati – in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, per motivi di studio o lavoro, per situazioni di necessità. I confini del proprio Comune si possono superare solo nel caso in cui si debba usufruire di servizi assenti nel proprio territorio di residenza o domiciliazione.
3️⃣0️⃣ chi risiede nei centri al di sotto dei 5mila abitanti – circa l’80 per cento dei Comuni sardi – potrà spostarsi per un raggio massimo di 30 chilometri, ma non potrà raggiungere il Comune capoluogo di provincia.
☕️ sono sospese le attività dei servizi di ristorazione a tavolino. Così per bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie che possono tuttavia svolgere consegne a domicilio sino alle 22. Entrando in maniera contingentata nei locali, è permesso il servizio di asporto. Vietata anche la consumazione in prossimità dei locali.
I RISTORI. Il decreto Natale ha previsto anche contributi per 645 milioni di euro, il 100 per cento di quanto erogato col decreto Rilancio. Il Governo Conte ha annunciato a gennaio nuovi aiuti a tutte le attività che subiranno altre chiusure.
INFOGRAFICA. Slide del decreto Natale: le schede riassuntive di Palazzo Chigi