Piano casa, dietrofront centrodestra: nei 300 metri niente nuovi volumi
Sul Piano casa arriva un inatteso dietrofront di Solinas e alleati rispetto alla bozza circolata nei giorni scorsi. La coalizione al governo della Regione ha deciso di cancellare la norma più pericolosa per la salvaguardia dell’ambiente, specie alla luce dell’annuncio di una impugnazione da parte del Governo ventilata dalla sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde: no agli aumenti di volumetrie in case e alberghi nella fascia protetta dei trecento metri dalla battigia, tutelata in Sardegna dal Piano paesaggistico regionale. Questo l’accordo raggiunto in maggioranza dopo quattro ore di confronto a Villa Devoto con il presidente della Regione sul disegno di legge relativo al Piano casa, che approderà in Aula per il varo mercoledì 23 dicembre. La sintesi sarà oggetto di emendamenti che la Giunta porterà direttamente in Consiglio considerato che il testo uscito dalla commissione prevede invece gli incrementi. Nelle strutture ricettive che sorgono nella fascia protetta saranno consentite modifiche, ma – apprende l’Ansa – a saldo zero, cioè senza cubature aggiuntive.
L’altra grande questione del Piano casa, quella dell’agro, sembra invece rimanere aperta e lasciata alla volontà dell’Aula. In ogni caso è stata sottolineata l’esigenza di evitare in ogni modo speculazioni sull’agro, dove l’attuale testo prevede la possibilità di edificare se si è proprietari anche di solo un ettaro di terreno e senza essere necessariamente agricoltori professionisti. Raggiungere la sintesi non è stato semplice. Soprattutto Forza Italia – sempre a quanto si apprende – non sarebbe d’accordo con la “marcia indietro” sulla fascia dei trecento metri. Oltre al governatore, al tavolo hanno partecipa l’assessore all’Urbanistica, Quirico Sanna, il presidente della commissione Urbanistica, Giuseppe Talanas, e i capigruppo del centrodestra.