Via Quirra. Polemiche su prezzi e autorizzazioni. L'assessore: «Tutelare gli interessi di chi agisce nella legalità»
Rissa continua tra operatori dei box e ambulanti abusivi
I concessionari (macelleria, ortofrutta, alimentari e servizi) sono attualmente 98, tutti muniti di regolare autorizzazione comunale. Da tempo la struttura necessita di interventi di restauro.
È un film che va in scena da anni, con il solito copione, la solita ambientazione e i soliti protagonisti. A confrontarsi, con toni sempre più aspri, che spesso rischiano di sfociare nel contatto fisico, gli operatori del mercato civico di via Quirra e gli abusivi (come si autodefiniscono loro stessi) «per necessità», sempre più avversati dai commercianti regolarmente autorizzati. La contestazione è la solita: «Questi ambulanti non pagano concessioni, tasse e permessi, per questo praticano prezzi più bassi e ci rovinano la piazza». E ieri si è arrivati a un passo dalla collisione frontale, tanto che attorno a metà mattina per sedare la furia delle fazioni rivali sono dovuti arrivare anche i carabinieri.
LA RISSA Ad accendere animi mai troppo sopiti è stata la nuova iniziativa dei 98 commercianti che operano nel mercato di via Quirra: dopo aver preavvisato sindaco, Consiglio comunale, Prefetto, procura della Repubblica e vigili urbani (con una lettera firmata da tutti), ieri mattina hanno deciso di passare alle vie di fatto. «Visto che le nostre precedenti denunce sono state disattese e non c'è stato nessun intervento per porre fine all'intollerabile situazione causata dai fenomeni di abusivismo - dice Giorgio, che fa da portavoce al gruppo - ormai non possiamo far altro che scendere in campo in prima persona. Per questo abbiamo iniziato uno stato di agitazione che ci porterà a bloccare le strade antistanti il piazzale del mercato, chiudendo anche i nostri box. Tanto, peggio di così non può andare».
LA REAZIONE Una protesta che non è certamente andata giù alla decina di ambulanti che hanno parcheggiato i loro mezzi (spesso di fortuna) proprio nei pressi del mercato di via Quirra: «Questi di su - dice Piero, professione venditore “abusivo” di frutta e verdura, rivolto agli operatori del mercato - ci vogliono vedere morti o costringerci a rubare. Ci alziamo alle quattro del mattino per andare all'ingrosso a fare rifornimento e corriamo tutti i giorni il rischio di vedere la nostra merce sequestrata. Quando succede perdiamo anche 300 euro». Ma esistono delle leggi, dei permessi, delle autorizzazioni. «Lo sappiamo bene - conclude Piero - abbiamo cercato più volte di metterci in regola, ma non c'è possibilità. La verità è che non abbiamo alternative, se ci mandano via da qua, ci condannano».
LE AUTORITÀ Dal Comune non è mai arrivata una risposta chiara al fenomeno. Questo, almeno, è quello che denunciano entrambe le parti in causa: «Come responsabile delle Attività produttive non posso far altro che tutelare le istanze degli operatori del mercato civico - dice l'assessore Paolo Carta - ho parlato della questione più volte col sindaco e col comandante della Polizia municipale. È nostro dovere evitare che vengano mortificate le attese di chi combatte per stare sul mercato e che deve fare i salti mortali per ottenere un'autorizzazione». Mario Delogu, responsabile dei vigili, ricorda che da settimane ogni giorno una pattuglia è incaricata di mantenere liberi gli accessi al mercato: «Certo, il problema permane - ammette - ma la sua risoluzione non può essere demandata esclusivamente alla repressione». Insomma, serve una soluzione politica. Che il sindaco Emilio Floris si è impegnato a trovare, ascoltando tutte le istanze: «Dobbiamo certamente dare risposte agli operatori del mercato, tenendo conto delle richieste di tipo assistenziale che ci arrivano anche da altre realtà. È una questione da risolvere subito».
I PROBLEMI Il mercato di via Quirra è stato realizzato nel 1986 con l'intento di servire la popolosa borgata di Is Mirrionis. È organizzato su due piani: al primo si trova il reparto ittico e un'ala destinata alle carni, mentre in quello superiore operano i reparti ortofrutta, alimentari, servizi e (ancora) carni. I concessionari sono attualmente 98, tutti muniti di regolare autorizzazione comunale. Da tempo la struttura necessita di interventi di restauro: le pianelle ormai consumate si staccano, formando delle buche nelle quali spesso i passanti inciampano. E poi c'è il problema dell'aria condizionata che funziona a tratti, creando disagi a clienti e operatori. Non ultimo, la decadenza dei box, che dovrebbero essere rimessi a nuovo.
ANTHONY MURONI
02/10/2009