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Cagliari, i numeri choc: “Seimila nuovi poveri a causa del Coronavirus”

Fonte: web Castedduonline.it
3 dicembre 2020


Cagliari, i numeri choc: “Seimila nuovi poveri a causa del Coronavirus”

Boom dei casi di povertà in città già dopo la “prima ondata”, tra famiglie senza cibo e giovani rimasti senza lavoro per colpa del virus. Don Marco Lai: “Aumento altissimo nel 2020, il Covid non ha risparmiato nessuno”. E l’anno deve ancora finire. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA

 

A Cagliari il Coronavirus ha contribuito, purtroppo, a far aumentare il totale dei poveri. Sono numeri choccanti quelli comunicati dalla Caritas diocesana. E, particolare non di poco conto, non sono ancora definitivi. Solo tra due settimane si avrà il report del 2020, ma è già un “annus horribilis”. C’è un esercito di nuovi disoccupati che, da mesi, bussa alle porte di parrocchie, associazioni di volontariato e centri di ascolto della Caritas diocesana: “Duemila nuove famiglie povere, seimila persone in più”. Dati della “sola” Caritas, ai quali vanno aggiunti “i numeri delle varie realtà territoriali”, spiega il direttore, don Marco Lai. “Bisogni primari e alimentari, affitto, energia elettrica, sovraindebitamento”: questi gli sos principali, arrivati in moltissimi casi da chi “ha perso il lavoro. Il Covid non ha risparmiato nessuna categoria lavorativa, dall’edilizia agli ambulanti, alla ristorazione. Tutte attività davvero importanti nel nostro territorio”, osserva il numero uno della Caritas cagliaritana. “Il 2020 è davvero un anno impegnativo, e il vero problema è capire come riuscire ad arginare e come permettere delle risalite alle nostre famiglie:  tutto passa per il lavoro”.

 

Un maxi impegno, quindi, per la Caritas: “La Chiesa è sempre affianco alle famiglie e le sostiene. In questo momento c’è una forte assunzione di responsabilità, ci sono i fondi di solidarietà, costituiti anche nella diocesi cagliaritana. Con la pandemia le povertà sono aumentate. Spesso, chi chiedeva aiuto erano famiglie con reddito basso o insufficiente per portare avanti con dignità la vita, ora chi ha perso il lavoro appartiene ad una categoria più giovane. Abbiamo avuto tanti giovani volontari, ma anche tanti giovani che si sono impoveriti”, afferma don Lai. Numeri da infarto, insomma: “C’è un’umanità che soffre, le nostre abitudini e stili di vita tendono a cambiare, parsimonia e sobrietà sono obbligatori e necessari in questo momento”. E tra poco è Natale: “La concretezza della carità fa crescere la corresponsabilità, significa mettersi tutti in gioco ed essere gli uni responsabili degli altri”, si augura il religioso, “bisogna scoprire nel dono del Natale, ancora, l’importanza del dono e del farci dono gli uni agli altri”