Amianto, due milioni di euro dalla Regione per rimuoverlo
Oltre a garantire le condizioni di salubrità ambientale e di sicurezza nei luoghi privati e di lavoro, dove si rilevassero eventuali situazioni di pericolo è anche necessario definire le priorità degli interventi di bonifica, le operazioni di smaltimento e le modalità di gestione dei rifiuti derivanti dalle operazioni di bonifica
«Le bonifiche dall’amianto sono necessarie per assicurare la salute e il benessere dei cittadini, come previsto dagli obiettivi del Piano regionale, perciò, per il 2020, abbiamo stanziato 2 milioni di euro da ripartire tra gli enti locali, finalizzati alla concessione di contributi ai privati per la rimozione di manufatti contenenti amianto». Lo ha detto l’Assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, in riferimento alla delibera approvata dalla Giunta regionale, di concerto con l’Assessore della Sanità, nell’ambito del ‘Piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dell’ambiente ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto’.
«Oltre a garantire le condizioni di salubrità ambientale e di sicurezza nei luoghi privati e di lavoro, dove si rilevassero eventuali situazioni di pericolo – ha aggiunto l’assessore Lampis – è anche necessario definire le priorità degli interventi di bonifica, le operazioni di smaltimento e le modalità di gestione dei rifiuti derivanti dalle operazioni di bonifica».
Il finanziamento agli enti locali è stato così ripartito (metà proporzionalmente alla popolazione residente e metà proporzionalmente al numero dei piani di lavoro presentati): alla Città metropolitana di Cagliari (845 piani di lavoro) 506.476 euro; alla Provincia di Sassari (551) 458.181; alla Provincia di Nuoro (242) 196.201; alla Provincia del Sud Sardegna (1.219) 562.039; alla Provincia di Oristano (633) 277.100.
Gli enti locali utilizzeranno una procedura di evidenza pubblica, che prevede una scheda con gli indicatori utili alla valutazione del rischio legato ai Mca (Materiali contenenti amianto), che fornisce gli elementi per la predisposizione, da parte delle Amministrazioni, della graduatoria di assegnazione dei contributi regionali. Il contributo erogato potrà coprire il 60% delle spese ammissibili e prioritariamente i costi per la rimozione, l’incapsulamento dei materiali contenenti amianto, il trasporto e lo smaltimento negli impianti autorizzati.