Stop alle 18 fino al 2021, tremano bar e ristoranti a Cagliari: “Tanti chiuderanno, piazza Yenne rischia il deserto”
Bar e ristoranti chiusi alle 18 fino al 15 gennaio: “in piazza Yenne e nel Corso rischiamo il deserto”. L’allarme è di Marco Medda, presidente di Confesercenti Cagliari che lancia un appello ai proprietari dei locali: “Abbassate gli affitti, è l’unico modo per salvare le attività”
Bar e ristoranti chiusi alle 18 fino al 15 gennaio: “in piazza Yenne e nel Corso rischiamo il deserto”. L’allarme è di Marco Medda, presidente di Confesercenti Cagliari che lancia un appello ai proprietari dei locali: “Abbassate gli affitti, è l’unico modo per salvare le attività”.
Per Medda la conferma delle misure restrittive fino al gennaio 2021 è “uno choc per l’economia. Capisco le esigenze legate alla salute, ma le aziende non possono andare avanti a fare i salti mortali. Dobbiamo capire quali sono i ristori della Regione, ma non possiamo vivere di ristori ma di attività aziendale. Anche perché poi rimettere in moto le macchine diventa difficile, così come sarà difficile riconquistare i clienti. Le nostre attività son tutte da ricostruire”.
Possibile che qualche attività non riparta più. “Non abbiamo i numeri”, aggiunge Medda, “ma di sicuro c’è una situazione negativa generalizzata. Non possiamo vivere solo con gli aperitivi, in piazza Yenne ci sono attività che lavoravano proprio dalle 18 in poi e che non possono sopravvivere solo con le colazioni. E ricordo che in centro dove fino a qualche decennio fa la sera non c’era nulla, oggi ci sono giovani imprenditori che lavorano. Ma rischiamo, continuando così, di riportare il deserto in centro storico”.
Il problema principale? Gli affitti dei locali. “Sono troppo alti”, conclude il presidente di Confesercenti, “i locali per lungo tempo non riusciranno ad essere redditizi. Lanciamo un appello ai titolari: abbassate gli affitti altrimenti molti non riusciranno a ripartire”.