Nuovo Dpcm, la bozza: coprifuoco alle 22, trasporto pubblico al 50% e Dad al 100% nelle scuole superiori
Prevista la possibilità di istituire norme più rigide in quelle regioni o in parti di quelle regioni che si collocano in uno "scenario di tipo 3", ovvero territori identificabili come zone rosse.
Coprifuoco alle 22 in tutta Italia: questa la principale novità contenuta nella bozza che sta girando in queste ore del nuovo Dpcm e che sarà firmata dopo l’ultimo confronto con le Regioni.
Si va quindi verso un “lockdown light” alla tedesca con il divieto di spostarsi da casa dopo le ore 22 e altre misure.
Nella bozza si specifica che «dalle ore 22 alle ore 5 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute». Resta la raccomandazione forte di ridurre al minimo gli spostamenti anche negli orari consentiti.
Prevista la possibilità di istituire norme più rigide in quelle regioni o in parti di quelle regioni che si collocano in uno “scenario di tipo 3”, ovvero territori identificabili come zone rosse. Al momento, dati alla mano, le regioni più esposte sono Lombardia, Piemonte, Liguria, Puglia e Calabria. Nelle zone individuate a rischio sarà vietato entrare o uscire se non per comprovati motivi, così come sarà vietato lo spostamento da un comune all’altro.
La scuola superiore torna alla didattica a distanza. Nella bozza si parla di Dad al 100% per gli istituti scolastici di educazione superiore mentre per il primo ciclo di istruzione (elementari e medie) si va avanti con la didattica in presenza.
Nei giorni festivi e prefestivi resteranno chiuse «le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. La chiusura non e’ disposta per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole».
I ristoranti continueranno ad osservare l’obbligo di chiusura alle 18, il divieto di tavoli superiori alle 4 persone a meno che queste non siano conviventi. Consentito l’asporto fino alle 22 e il servizio di consegna a domicilio senza limiti di orario. Divieto assoluto di consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici dopo le ore 18.
Il trasporto pubblico sarà consentito con un riempimento massimo di ogni mezzo del 50% della sua capienza.
Ora la palla passa al vertice tra Governo e Regioni per la conferma o la modifica di queste disposizioni.