Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Figc benedice il patto Floris-Cellino

Fonte: L'Unione Sarda
29 settembre 2009

Certice in Comune sugli Europei 2016: «Lo costruirà la società al posto di quello attuale»
Nuovo stadio, accordo per il progetto esecutivo entro ottobre

Sindaco e presidente del Cagliari hanno firmato la pace alla presenza del dirigente federale Michele Uva.
Tutto come da copione. La Figc è cortese ma ferma: Cagliari («merito delle pressioni del presidente Cellino e di Gigi Riva») è in prima fascia nel gruppo di città da inserire nel dossier da presentare all'Uefa per la candidatura a organizzare gli Europei del 2016. «Ma solo con uno stadio nuovo, adeguato alle rigorose normative della federazione continentale. Non possiamo rischiare che l'inadeguatezza di una sola delle città scelte possa mettere a rischio l'intero progetto». Parola di Michele Uva, delegato dal presidente federale Giancarlo Abete a coordinare l'attività di preparazione all'esame dell'organismo Uefa.
LA CERTEZZA Parole chiare, pronunciate nel corso di un vertice ai massimi livelli: ad accogliere la delegazione arrivata da Roma c'erano mezza Giunta comunale (con il sindaco Emilio Floris anche gli assessori alla Viabilità Maurizio Onorato, al Patrimonio Luciano Collu, allo Sport Nanni Floris, all'Urbanistica Gianni Campus, ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai e al Bilancio Antonello Melis, più il presidente della commissione Urbanistica Massimiliano Tavolacci), il presidente del Cagliari calcio Massimo Cellino, il team manager della nazionale Gigi Riva e i tecnici comunali Paolo Zoccheddu e Mario Mossa. «Vogliamo riqualificare l'intero quartiere di Sant'Elia - ha promesso Floris - ma la pratica relativa allo stadio avrà una corsia preferenziale».
NUOVO STADIO E dal sindaco (che prima del vertice allargato ha incontrato per circa un quarto d'ora Michele Uva, da solo, nel suo studio) sono arrivate altre indicazioni chiare: «La nostra città non vuole né può perdere questa importante occasione per accrescere il suo prestigio, sia a livello nazionale che internazionale - ha detto - la ristrettezza dei tempi imposta dalla tabella di marcia comunicata dalla Figc (progetti esecutivi per il nuovo stadio da presentare entro il mese di ottobre) ci consentirà di uscire dall'impasse nel quale da anni ci troviamo a proposito del Sant'Elia. Confermo che quest'amministrazione propende per la realizzazione di un nuovo e funzionale impianto, che sia compatibile dal punto di vista ambientale e urbanistico, dotato di tecnologie al passo coi tempi. E a realizzarlo crediamo debba essere la società Cagliari calcio, che ha già un progetto in fase avanzata, anche perché il Patto di stabilità vieta alle amministrazioni pubbliche la possibilità di investimenti in quel settore. Lo stadio dovrà essere realizzato al posto di quello attuale, anche questa è una scelta irreversibile».
LA SOCIETÀ Musica per le orecchie del presidente Massimo Cellino, che ancora una volta è stato il mattatore della riunione: «Non posso che ringraziare il presidente Abete per l'attenzione che ha mostrato nei confronti del mio invito - ha esordito, riferendosi al saluto iniziale di Uva - è certo che non c'è più un attimo da perdere: se si vuole realizzare lo stadio lo si deve fare nell'esclusivo interesse della città. Io sono disponibile a fare la mia parte, come sempre, ma ho bisogno di una certezza: l'ufficio tecnico del Comune mi deve dare tempi certi, perché chi ci deve fornire gli strumenti finanziari per l'investimento ha bisogno di tutte le coordinate. Io sono disposto a espormi con le banche - ha concluso - ma non posso permettermi di fare il passo più lungo della gamba, perché ne andrebbe della solidità della società. Mantenere la serie A è un bene prezioso, credo per tutta la città».
I PROBLEMI Ma non saranno tutte rose e fiori: da risolvere ci sono problemi burocratici (a proposito della cessione dell'area al Cagliari calcio), progettuali (l'Uefa chiede un impianto con almeno 30 mila posti, mentre il progetto attuale ne prevede 25 mila) e urbanistici (il Comune vorrebbe realizzare parcheggi esclusivamente sotterranei). «Ma abbiamo un mese di tempo, se lavoriamo bene tutto può essere risolto», hanno detto all'unisono Floris e Cellino. E il primo passo potrebbe essere quello della creazione di una commissione unica tra tecnici del Comune e quelli incaricati dalla società di realizzare il progetto della Karalis Arena .
LA PROPOSTA Un paio di suggerimenti operativi sono arrivati dall'assessore all'Urbanistica Gianni Campus: «Non dobbiamo preoccuparci se ci sono piccole modifiche da apportare al progetto della società, l'importante è che sia finalmente chiara la scelta politica - ha detto - dopo la riunione di oggi non importa più se in passato ci si è divisi tra favorevoli o contrari. La posizione che esce dal vertice di oggi è univoca e andrà rispettata da tutti». Misurato l'intervento di Gigi Riva, che ha a sua volta caldeggiato l'inserimento di Cagliari tra le città candidate a ospitare le partite degli Europei 2016. Rivolto al presidente Cellino, lo ha invitato a collaborare e a unire le esperienze per ottenere il risultato migliore: «La società lavori di concerto con gli uffici comunali, nell'ottica di un servizio vero da offrire all'intera comunità», ha detto, «parlo non da dirigente federale o da ex calciatore ma da cittadino onorario di Cagliari e da amico di questa città».
ANTHONY MURONI

29/09/2009