Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Monte Claro senza gestione E Monte Urpinu raddoppia

Fonte: L'Unione Sarda
28 settembre 2009

Nuovi giochi in via Vidal, si smobilita in via Cadello



Gli abitanti di Monte Urpinu protestano: con i nuovi giochi gonfiabili si tolgono spazi ai ragazzi. «Ma, nei parchi, non si può giocare a pallone e andare in bici», replica il Comune.
Monte Claro lascia, Monte Urpinu raddoppia. Basta uno slogan per raccontare la situazione dei due più grandi parchi cittadini. Un'occhiata rapida aiuta anche a scendere nei dettagli: mentre nello spazio di via Cadello, pian piano, sta sparendo tutto (dai giochi gonfiabili ai punti ristoro), in quello che guarda verso il Poetto sta nascendo un nuovo polo (anche in questo caso con giochi gonfiabili).
IL PARADOSSO Ovvio che qualcuno protesti per questi cambiamenti. Il paradosso sta nel fatto che ad alzare la voce non sono i residenti della zona di Monte Claro ma quelli che si affacciano su Monte Urpinu: non riescono a digerire il fatto che si stia chiudendo il campetto in cemento a ridosso della chiesa di Santa Caterina dove verranno sistemati altri giochi gonfiabili. Loro hanno, addirittura, affidato le proprie lamentele a una petizione: chiedono la rimozione dei giochi in via di installazione e il libero accesso a quell'area.
LA REPLICA Una petizione che fa infuriare sia Sergio Papoff, il dirigente comunale che si occupa del verde pubblico, che Gianni Onorato, l'imprenditore che sta piazzando i giochi gonfiabili. «Si lamentano», esordisce Papoff, «perché non si può più giocare a pallone e non si può andare più in bicicletta. Forse dimenticano che, nei parchi, quei giochi sono permessi solo per i bambini più piccoli».
LA NOVITÀ E, comunque, prosegue Papoff, gli spazi non mancano di certo. «Stiamo parlando di un parco di 27 ettari». Dove, tra l'altro, presto ci saranno nuovi giochi gratuiti: proprio nei giorni scorsi, l'ex Pashà, il locale sulla sommità del colle, è stato aggiudicato a una nuova società con un un contratto triennale. «La Sun Service sta già provvedendo ai lavori di pulizia. E, presto, saranno installati nuovi giochi gratuiti.
MONTE CLARO «Attacchi strumentali», si limita a dire Gianni Onorato, l'imprenditore che, con La Voce Sarda immobiliare, sta piazzando i nuovi giochi. E, nel frattempo, sta lasciando il parco di Monte Claro. «È scaduto il contratto di quattro anni per la sua gestione. Non siamo interessati al rinnovo». In realtà, dietro quell'affidamento c'è anche una vicenda giudiziaria conclusa con l'assoluzione dello stesso Onorato. «Il contratto è scaduto il 23 marzo: siamo rimasti sino ad aprile quando è arrivata la sentenza. Ma ora non ci interessa più». E ora il parco torna alla Provincia. «Non so se riuscirà a trovare un altro pazzo capace di tirare fuori 120 mila euro l'anno».
MARCELLO COCCO

27/09/2009