Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stadio ed Europei, la Figc vuole il progetto

Fonte: L'Unione Sarda
28 settembre 2009

Comune. Nel dossier da presentare all'Uefa si parlerà anche di aeroporto, alberghi e spazi per i tifosi

Domani vertice tra Floris e Federazione, sarà presente anche Cellino

Uno stadio nuovo non sarà sufficiente per guadagnarsi un posto in prima fila nella partita per gli Europei.
Cagliari vuole veramente investire sulla possibilità di essere tra le sedi dei campionati europei di calcio 2016, nel caso l'Uefa affidasse l'organizzazione all'Italia? Le condizioni, già anticipate nel workshop di Roma, saranno ribadite domani dalla Figc nel corso del vertice in programma in Comune: uno stadio che rispetti le rigorosissime norme previste dai tecnici della federazione continentale e un'altra serie di infrastrutture che siano al passo con gli standard delle grandi capitali europee.
LA RICHIESTA A ribadirlo, nella lettera con la quale ha confermato la sua presenza per il vertice con il sindaco Emilio Floris e il presidente Massimo Cellino, è stato il responsabile del progetto per Euro 2016 Michele Uva.
Il dirigente federale, ricordando gli accordi presi nel corso del primo vertice di Roma (in quell'occasione Cagliari era rappresentata dall'assessore Raffaele Lorrai e dal dirigente rossoblù Marcello Vasapollo), ha ribadito che i requisiti per la realizzazione del dossier da presentare entro il 15 febbraio 2010 all'Uefa sono rigorosissimi: «Per questo abbiamo necessità di avere dalle amministrazioni carte ufficiali e impegni precisi - ha ribadito - per quel che riguarda gli stadi, ad esempio, ci servono studi di fattibilità e fasi di definizione dei progetti, planimetrie e tempistica dei lavori, budget e piani finanziari».
IL PROGETTO Impegni a brevissima scadenza che, nel caso del capoluogo sardo, potranno essere assunti solo utilizzando il progetto della Karalis Arena , realizzato dallo studio dell'architetto Jaime Manca di Villahermosa per conto della società rossoblù. Elaborato tecnico che, per quel che riguarda la pratica urbanistica, non è ancora definitivo ma che è in una fase molto avanzata.
IL FUTURO Il nodo da sciogliere è invece prettamente politico: l'amministrazione Floris è disponibile a sposare le proposte del Cagliari calcio, affidando così al privato sia la ricostruzione che la gestione del futuro Sant'Elia? Il sindaco ha più volte dichiarato che la scelta di un nuovo impianto, da realizzare sullo stesso sito sul quale si trova l'attuale stadio, è ormai irreversibile. Ed è sembrato anche orientato, specie tenendo conto dei rilievi dell'Uefa, a puntare sulla demolizione e successiva ricostruzione, rispetto alla soluzione di una semplice ristrutturazione.
Avere la certezza di poter contare a breve (ci potrebbero volere tra i 24 e i 36 mesi) su uno stadio funzionale e nuovo di zecca non sarà però sufficiente per guadagnarsi un posto in prima fila nella partita per gli Europei che (forse) verranno: «Abbiamo necessità che l'amministrazione ci dia assicurazioni sul sistema aeroportuale e sulle capacità di accoglienza. Parliamo di ricettività di alto livello (strutture alberghiere) e altre facilities (università e campus) - aggiunge Michele Uva - senza scordare un esame del sistema di mobilità e delle infrastrutture connesse». Un capitolo a parte meritano le attività promozionali: «Ci serve che la città assicuri un sostegno per la promozione dell'evento, anche attraverso un sistema di gestione locale degli spazi promozionali e pubblicitari - conclude il dirigente federale - e l'identificazione di potenziali location per la realizzazione della Fan zone che dovrà ospitare le attività destinate a tifosi e turisti».
LA RELAZIONE Nell'atteggiamento che il sindaco terrà nei confronti di Cagliari calcio e Federazione, un ruolo decisivo lo avrà la relazione scritta che proprio domani dovrebbe essere depositata dalla commissione ad hoc che è stata istituita lo scorso 9 settembre, proprio a seguito delle prime interlocuzioni con la Figc: sotto il coordinamento dell'assessore ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai e con la consulenza tecnica del Capo di Gabinetto Francesco Cicero, ne fanno parte i dirigenti comunali Paolo Zoccheddu, Mario Mossa, Mario Chillotti, Maria Vittoria Orrù e il funzionario Raffaella Lostia. L'orientamento prevalente, secondo indiscrezioni, è quello già più volte filtrato attraverso le dichiarazioni di Emilio Floris, con la demolizione dello stadio e la ricostruzione nell'attuale sito. Da definire resta l'aspetto più importante: a farlo (mettendoci i soldi) dev'essere il Comune o il Cagliari calcio. E, in quest'ultimo caso, attraverso una procedura di vendita dell'area o con la cessione del diritto di superficie. Il tempo stringe, domani si inizierà a capirne si più.
ANTHONY MURONI

27/09/2009