Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Più fondi per i centri commerciali naturali»

Fonte: L'Unione Sarda
28 settembre 2009

L'appello I negozianti lanciano l'allarme


Niente fondi per i centri commerciali naturali che rischiano di sparire dopo appena due anni di vita. La Regione non ha ancora stanziato il milione di euro previsto per finanziare le attività annuali degli enti. Una decisione che ha scatenato le ire dei presidenti dei 10 centri commerciali naturali della Sardegna e del direttore regionale della Confesercenti Gian Battista Piana. «Ci eravamo illusi», dice, «che il mancato inserimento in finanziaria dei fondi fosse una semplice, seppur grave dimenticanza. Ma poi, dopo aver visto il collegato alla finanziaria ci siamo resi conto che si tratta di una scelta politica».
LA PROTESTA I commercianti non ci stanno e pretendono di conoscere le ragioni che hanno portato alla decisione di non stanziare i finanziamenti ponendo fine anzitempo all'esperienza dei centri commerciali naturali in Sardegna. «I rappresentanti dell'assessorato regionale al Commercio», accusa Piana, «ci avevano ripetutamente rassicurato di voler confermare il proprio impegno a sostegno della nostra attività. Ma alle parole non sono seguiti i fatti». In teoria i 10 centri isolani avrebbero dovuto avere a disposizione un milione di euro di fondi regionali (centomila euro ciascuno, destinati a finanziare il 70% delle spese previste) e anche tre milioni di fondi nazionali Cipe. «Al momento non abbiamo avuto niente da nessuno e siamo preoccupati. Non sappiamo cosa pensare, anche se a questo punto sembra evidente la volontà di far fuori tutti i 10 centri».
I DUBBI Perplesso anche Roberto Bolognese, presidente del centro commerciale naturale del Centro storico di Cagliari. «Si tratta di un fatto gravissimo», afferma. «Il mancato stanziamento dei fondi rischia di vanificare l'impegno di numerosi operatori economici che negli ultimi anni hanno sacrificato tempo e risorse. Non condividiamo la decisione della Regione perché siamo convinti dell'utilità dei centri commerciali naturali: unica possibilità di rilancio del commercio tradizionale e di valorizzazione dei centri urbani». Per Bolognese due anni sono pochi per poter fare un bilancio. «Serve più tempo e nel frattempo bisognerebbe adoperarsi per sviluppare di tali enti». Amareggiato anche Franco Fozzi rappresentante di Confcommercio e leader del Consorzio Insieme. «È un fulmine a ciel sereno», commenta, «voglio pensare che si tratti di una svista da parte della Giunta, altrimenti bisogna parlare di decisione folle». La Confesercenti chiederà un incontro con l'assessore Sannitu nella speranza di avere lumi. ( p. l. )

28/09/2009