Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Progetti ecocompatibili sulle coste

Fonte: La Nuova Sardegna
25 settembre 2009

VENERDÌ, 25 SETTEMBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari



Accordo di ricerca con l’università di Santiago




CAGLIARI. L’università cagliaritana e quella di Santiago del Cile hanno siglato un’intesa che definisce quali dovranno essere i modelli di sviluppo ecocompatibile lungo le coste sarde e sudamericane. Tra le azioni previste dall’accordo figura la formazione di ricercatori, tra studenti e docenti, con l’obiettivo di realizzare i programmi di intervento nei territori costieri sardi e cileni, per riconvertire e riqualificare strutture e edifici dismessi come ex miniere, centrali elettriche, saline e caseggiati abbandonati. Ed è propsrio su questo punto che la Conservatoria regionale delle coste ha dato il patrocinio all’iniziativa.
L’accordo, firmato nell’ufficio di presidenza della facoltà di ingegneria, è stato sottoscritto dal prorettore alle relazioni internazionali Giovanna Maria Ledda e dal preside dell’Universidad internacional di Santiago, Jaime Magone Rettig.
Grazie alla joint venture ufficializzata ieri, per la realizzazione dei progetti la Sardegna potrà richiedere i fondi comunitari mentre il Cile farà leva sugli aiuti economici previsti per i paesi in via di sviluppo.
‹‹La nostra intenzione - ha detto Ginevra Balletto, docente del dipartimento di Ingegneria e tecnologia ambientale dell’università - è quella di unire al rigore scientifico nella progettazione, la certificazione di fattibilità che può essere assicurata dalle amministrazioni locali. Per questo il network che ci proponiamo di realizzare è aperto alle adesioni degli enti locali, sia della Sardegna che del Cile. A breve - ha aggiunto Balletto - sarà ratificata la partecipazione del comune cileno di Valparaiso e poi speriamo che i nostri enti si facciano avanti».
Per Raimondo Ciccu, prorettore e docente di ingegneria degli scavi e recupero ambientale, si tratta di un’esperienza che conferma i buoni rapporti con gli atenei dei paesi sudamericani. «Abbiamo optato per il Cile - sono state le sue parole - perché si tratta di una nazione molto lontana ma che con la nostra terra ha molte affinità. Molte attività minerarie cilene sono sotto la protezione dell’Unesco e, così come in Sardegna, anche in Cile il problema dell’inquinamento è sentito››. La tesi sostenuta da Ciccu è stata confermata da Jaime Migone Rettig. ‹‹Ci sentiamo anche noi un’isola, viviamo tra il mare e le Ande, per questo crediamo nel progetto».