Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Comune, Pd all’attacco: «Troppi punti oscuri e poca trasparenza»

Fonte: La Nuova Sardegna
25 settembre 2009

VENERDÌ, 25 SETTEMBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari 





di Roberto Paracchini
CAGLIARI. Prima una lettera anonima, ma dettagliata. Poi l’apertura di un fascicolo da parte della Procura. L’iter per l’appalto dei rifiuti è zeppo di spine e sospetti. In ballo c’è una cifra che fa tremare i polsi: 390 milioni di euro per sette anni più due. Da qui l’interrogazione che presenterà il Pd, in cui si chiede conto al sindaco dei «diversi problemi in cui è invischiato il mega-appalto».
La storia dei rifiuti in città ha un iter travagliato, da quando si decise di fare la società mista. Poi una serie di ricorsi e dopo quattro anni tutto fu annullato. Infine la decisione di fare un appalto. Ma e vista la complessità del bando si face, prima, una gara per assegnare la predisposizione del mega-appalto. Ed è proprio su questo aspetto che è intervenuta la lettera anonima. Infine il mandato affidato alla polizia giudiziaria per trovare riscontri alle presunte irregolarità legate agli atti preliminari della gara. Da qui l’interrogazione che il Pd sta predisponendo e in cui viene chiesto al sindaco e all’assessore competente, spiega Ninni Depau (capo gruppo del Pd), «se non ritengono opportuno, portare a conoscenza del consiglio comunale le modalità di gara, i tempi previsti di svolgimento, i motivi che hanno portato alle scelte che il dirigente avrà preso e, nel caso che si scelga la strada dell’offerta economicamente più vantaggiosa e non il massimo ribasso, come mai tale scelta venga effettuata nonostante il Comune disponga di un progetto esecutivo estremamente dettagliato».
Il Pd sottolinea anche i «tempi troppo lunghi dell’affidamento, di 7 anni più 2» e i continui spostamenti di dirigenti dell’ufficio preposto. Inoltre «il progetto per la gara d’appalto per l’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti è stato redatto da una società che ha collaborato in diverse occasioni con la De Vizia e cioè la mandataria dell’Ati che gestisce la raccolta rifiuti a Cagliari».
Tutto questo in un quadro in cui, a tutt’oggi, «la città è uno dei centri italiani con il maggior costo della raccolta e gestione rifiuti (250 euro pro-capite)». Mentre le alte spese previste «confermeranno nel tempo un costo estremamente elevato della raccolta». Da qui la richiesta, visto il quadro, di portare a conoscenza del Consiglio tutti gli atti della vicenda, comprese le critiche per i potenziali conflitti di interesse. E gli altri aspetti dell’appalto «con particolare riferimento al progetto esecutivo, al capitolato, al sistema di gara e alla bozza contrattuale».