Rassegna Stampa

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Covid: in Italia 490 nuovi focolai, età media dei nuovi positivi, 29 anni. «Siate consapevoli del pe

Fonte: web Vistanet Cagliari
28 agosto 2020

Covid: in Italia 490 nuovi focolai, età media dei nuovi positivi, 29 anni. «Siate consapevoli del peggioramento», dice l’Iss

#Italia Aumentano i positivi e sono sempre più giovani. L'Iss conta in Italia 1374 focolai attivi di cui 490 nuovi


  
A lanciare l’allarme è il ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità. Sempre più casi e sempre più giovani i positivi. 1374 i focolai attivi di cui 490 nuovi.

La maggior parte dei casi di Covid riguarda persone sempre più giovani, hanno in media 29 anni e hanno contratto l’infezione sul territorio nazionale (risultano importati da stato estero il 20,8% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio). Molti i sintomatici. Nell’ultima settimana il 36% dei nuovi casi diagnosticati in Italia è stato identificato tramite attività di screening, mentre il 32% nell’ambito di attività di contact tracing. I rimanenti casi sono stati identificati in quanto sintomatici, il 27% del totale, o non è riportata la ragione dell’accertamento diagnostico (5%). Quindi, complessivamente, il 68% dei nuovi casi sono stati diagnosticati grazie alla intensa attività di screening e alla indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti di chi era risultato positivo.

La circolazione, si lego nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all’estero) ed una minore gravità clinica”.

“È fondamentale mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico. Si ribadisce la necessità di rispettare i provvedimenti quarantenari e le altre misure raccomandate dall’autorità”. Questo l’appello contenuto nel documento di monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute.