Rassegna Stampa

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"Virus importato: controlli agli arrivi e rispetto delle regole potevano evitare il contagio"

Fonte: www.youtg.net
26 agosto 2020

"Virus importato: controlli agli arrivi e rispetto delle regole potevano evitare il contagio"


CAGLIARI. "La ripresa dei contagi in Sardegna poteva essere evitata”. Ne è convinto Giovanni Sotgiu, epidemiologo, componente del comitato tecnico scientifico della Regione.  I focolai più preoccupanti sono stati individuati nel nord dell'Isola, nelle località turistiche. E non è un caso.

“Si tracciano i contatti dei positivi accertati”, spiega Sotgiu, e la maggior parte dei casi riscontrati nell'ultimo bollettino è riconducibile al tracciamento. “Vengono identificati soggetti che hanno avuto un contatto stretto con i soggetti risultati positivi e quindi devono rispettare l’isolamento domiciliare”. La trasmissione avviene spesso perché arrivano sull’Isola persone che sono state in aree geografiche ad alta incidenza di infezione.

“La Sardegna è una regione che ha presentato una bassa incidenza nei mesi scorsi a seguito delle misure che sono state adottate dal governo regionale e centrale”, precisa l’epidemiologo, “noi avevamo consigliato di attivare una serie di controlli, inclusa la possibilità che tutti coloro che raggiungevano la Sardegna, potessero certificare  una negatività virologica. Ma la conferenza Stato-Regioni ha ritenuto questo modello non adeguato perché poteva limitare la libertà personale e rappresentare un problema di diseguaglianze, per cui è stato deciso di dare libera circolazione ai soggetti: questo tipo di situazione nell'Isola poteva essere evitata”.

Secondo Sotgiu il mancato controllo all’ingresso deve essere associato anche al mancato rispetto delle regole. “Sono i due fattori che ci hanno portato a questi numeri". L'incidenza maggiore, come detto, si riscontra nei soggetti giovani, ma la situazione potrebbe cambiare. “Il rischio è che la trasmissione successiva possa avvenire  in ambito domestico e professionale. Quindi verso soggetti più vulnerabili che possono presentare delle problematiche che possono condurre al decesso”.

C'è una differenza in termini di protezione individuale tra giovani e meno giovani, spiega Sotgiu: gli anziani hanno maggiore consapevolezza del rischio e si proteggono di più.