Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il “prestito della speranza” per le famiglie

Fonte: La Nuova Sardegna
24 settembre 2009

GIOVEDÌ, 24 SETTEMBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari



È l’operazione lanciata dalla Cei, scatta anche il microcredito




CAGLIARI. È tutto pronto per far partire nelle prossime settimane anche in diocesi il “Prestito della speranza”, l’operazione lanciata dalla Conferenza Episcopale per aiutare le famiglie maggiormente colpite dalla crisi economica. In fatto di aiuti ai poveri, anzi, la chiesa cagliaritana raddoppia e, in collaborazione con la Provincia e con la Banca di Cagliari, è pronta a dare il via anche a un’operazione di microcredito, per l’accesso ai servizi finanziari a persone in condizioni di povertà, “non bancabili”.
Il “Prestito della Speranza” a livello nazionale è operativo dal primo settembre. «Nella nostra diocesi, tutto passerà attraverso le parrocchie», spiega don Marco Lai, direttore della Caritas, organismo delegato dall’arcivescovo a gestire l’operazione.
L’accesso al prestito sarà aperto a tutti, cattolici e non. La Chiesa vuole essere vicina alla gente, senza distinzioni».
Alla costituzione del Fondo Nazionale di garanzia - 30 milioni di euro - ha contribuito anche la colletta organizzata in diocesi il 31 maggio scorso. All’appello dei vescovi hanno prontamente risposto 29 parrocchie per un totale di 14.851,91 euro. Nella gara di generosità hanno primeggiato le comunità della Madonna della Strada a Mulinu Becciu (1542,08 euro), delle Figlie eucaristiche di Cristo Re in via Scano (1500), San Carlo Borromeo (1500), Sant’Ambrogio di Monserrato (1000). «La colletta - aggiunge don Marco - è ancora aperta soprattutto per enti, aziende e fondazioni». Il prestito è calibrato sulla famiglia: almeno tre figli in età scolare o in presenza di handicappati, capo famiglia disoccupato. «Certo - commenta don Marco - 500 euro al mese per un anno intero, rinnovabili per ulteriori dodici mesi, non risolvono i problemi, ma aiutano, soprattutto rappresentano un segno importante di vicinanza della Chiesa alla famiglia».
Ai nastri di partenza anche il microcredito targato Caritas-Provincia, uno strumento di minisviluppo economico locale, che permette l’accesso ai servizi finanziari alle persone in condizioni di povertà. Paragonabile al “prestito d’onore”, aiuta a non finire strangolati dagli usurai. Una forma, molto diffusa nei paesi poveri, di “lotta all’esclusione finanziaria”. La Caritas con 50 mila euro e la Provincia con 70 mila euro hanno costituito un fondo di garanzia, gestito dalla Banca di Cagliari, che - per complessi meccanismi finanziari - è destinato a moltiplicarsi per dieci, con un monte crediti, dunque, fino a un milione e duecentomila euro. La forbice del microcredito varierà tra 3000 euro e, eccezionalmente, 15 mila euro.
Mario Girau