Rassegna Stampa

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Rifiuti a Cagliari, Truzzu insoddisfatto: “Multata De Vizia per ritardi su pulizie e lavaggio marcia

Fonte: web Castedduonline.it
25 luglio 2020

Rifiuti a Cagliari, Truzzu insoddisfatto: “Multata De Vizia per ritardi su pulizie e lavaggio marciapiedi”

La città più sporca dopo la fine del lockdown, fioccano le discariche abusive. Truzzu: “Ditta multata dopo molte segnalazioni, prima del Covid la situazione era migliore. Rimettere i cassonetti? Da quando non ci sono abbiamo raggiunto il 70 per cento di differenziata”. 

Le buste della spazzatura, abbandonate una accanto all’altra, fanno “brutta figura” in più punti della città, e la musica non cambia quando si osservano i marciapiedi. Dopo la fine del lockdown Cagliari è una città più sporca. Oggi la notizia di 30 persone “fregate” dalle telecamere e multate perchè sorprese ad abbandonare rifiuti in viale La Playa. Ma qualche “colpa” ce l’ha anche la De Vizia. A farlo notare è il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu: “Non siamo soddisfatti del servizio, c’è stato un problema sullo spazzamento e sul lavaggio dei marciapiedi. Più volte l’abbiamo segnalato alla ditta, è sotto gli occhi di tutti il servizio inadeguato”, dice il sindaco. “Sono in ritardo anche sul ritiro dei rifiuti abbandonati, hanno preso numerose multe per decine di migliaia di euro, era nostro dovere farlo”. E Truzzu nota che “prima del lockdown la pulizia in città era decisamente migliore”. Qualcosa, però, è stato già fatto: “Abbiamo bonificato più velocemente alcune zone del centro, un anno fa in via Roma la situazione era peggiore”. E, se è appurato che il “rifiuto selvaggio” è opera “di tanti cittadini, anche di soggetti al limite della delinquenza”, una parte dei cagliaritani “sogna” il ritorno dei cassonetti.

“In alcune zone la situazione non era idilliaca, alcuni cassonetti erano strapieni. Da quando non ci sono più, nei primi sei mesi del 2020 abbiamo raggiunto il 70 per cento di differenziata e solo il ventisette di secco. Un risultato straordinario, con un cassonetto aumenta la produazione del secco, ci sono quindi maggiori costi di smaltimento e un aumento della Tari. Dobbiamo cercare di ridurre la produzione, seguendo le leggi sui rifiuti”. E per chi si lamenta dei pochi ritiri del secco e della puzza? “Il secco non puzza, quello è l’umido e faremo qualche modifica. È stato testato che una famiglia di quattro persone produce una busta bella piena, di secco, ogni quindici giorni”.