Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Vetri distrutti: paga il Comune

Fonte: La Nuova Sardegna
22 settembre 2009

MARTEDÌ, 22 SETTEMBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari



I danni arrecati alla chiesa di Santa Caterina che fra due anni verrà dichiarata monumento




CAGLIARI. I vandali che nella notte tra il 30 e il 31 agosto scorso hanno frantumato a sassate le vetrate della chiesa dei Santissimi Giorgio e Caterina, certamente non pagheranno i danni.
Che sono notevoli, anche perché hanno messo a nudo la necessità e l’urgenza di una radicale manutenzione dell’opera.
Gli unici sicuramente costretti dal ruolo istituzionale a staccare gli assegni bancari per la riparazione sono parrocchia e Comune. L’Arciconfraternita dei Genovesi, proprietaria dell’edificio religioso, si chiama fuori: «La nostra associazione - spiega il presidente Mario Lastretti - conserva solamente il titolo di proprietà, ma non ne ha più possesso e uso, passati alla parrocchia istituita il 23 novembre 1964. In quanto bene comunitario e sociale, la chiesa dovrà registrare l’intervento risanatore straordinario del Comune. Non resta pertanto che aspettare la quantificazione dei danni fatta dai tecnici comunali e le conseguenti decisioni degli amministratori di via Roma. Particolarmente attese, perché fra due anni l’intera opera sarà dichiarata monumento, quindi un bene ancor più da tutelare».
Anche per i parrocchiani i cinque buchi che sforacchiano la vetrata non sono un bel vedere.
I fori procurati dai sassi, poco visibili dall’esterno perché parzialmente coperti dagli alberi, dall’interno danno un senso di abbandono e trascuratezza: «Al danno immediatamente percepibile - aggiunge Lastretti - si aggiunge l’oltraggio all’opera d’arte. Nel 1961 spendemmo oltre diciassette milioni per le quattro vetrate dipinte da Rolando Monti e realizzate dalla romana vetreria d’arte Giuliani. Quasi cinquant’anni fa per costruire e arredare la chiesa ci siamo svenati, oggi non abbiamo più risorse. Deve essere la città a gestire nel migliore dei modi questo bene sociale e comunitario».
Molti parrocchiani ritengono che, aperto il cantiere per rimediare al danno procurato dai vandali, sia opportuno sottoporre ogni vetrata (144 metri quadrati) a una manutenzione complessiva: all’occhio attento dei tecnici infatti non sfuggono i punti ruggine nel ferro della struttura portante.
L’ideale sarebbe ripristinare tutta l’opera, proteggerla per allungarne la vita e renderla maggiormente fruibile ai fedeli.
Mario Girau