Cagliari, b&b e affittacamere vuoti: “Le prenotazioni dei turisti stranieri? Quasi azzerate”
Stanze vuote alla Marina, poche prenotazioni e molte bollette e tasse da pagare. Tra i titolari di strutture turistiche regnano desolazione e rabbia: “Crollo quasi totale, 600 euro in un mare di spese e mutui sono ininfluenti”. E, sulle proteste del comitato di residenti per il baccano: “La movida? Aiuta il turismo”
Un’estate 2020 con le stanze di bed and breakfast e affittacamere alla Marina, rione portuale e turistico di Cagliari, che sta per iniziare con la “quota zero” per quanto riguarda la presenza di turisti stranieri. Pochissimi hanno confermato i giorni di vacanza, la maggior parte o ha già disdetto o, direttamente, non ha prenotato. Effetto della pandemia del Coronavirus, ma la mancanza di vacanzieri nel capoluogo dell’Isola rischia di avere effetti devastanti. La situazione non è rosea, tra qualche giorno ritorneranno i collegamenti con dei vettori low cost, ma la sensazione è che sarà impossibile immaginarsi i guadagni di un anno fa. E gli aiuti del Governo vengono bollati, dai titolari di strutture che li hanno ricevuti, come “insufficienti”. Qualcuno ha ottenuto i seicento euro, nessuno degli intervistati si è tentato la carta del finanziamento-prestito sino a 25mila. Le varie spese e scadenze dei pagamenti, però, non sono state “disdette”, anzi: sono arrivate sin troppo puntuali.
Marco Galletta, dal 2013, ha un affittacamere in via Roma. Otto stanze, tutte vuote: “Qualche prenotazione sta iniziando ad arrivare ma nulla di soddisfacente, il calo degli arrivi è superiore al sessanta per cento. Solo dall’Italia, zero dall’estero, posso solo sperare che migliori col passare dei giorni. Spero di arrivare ad aprile 2021 con le ossa intere per poter ripartire con una stagione migliore, ho avuto i 600 euro del Governo ma li ho spesi per me e non per l’attività, è stato un aiuto ininfluente. Ho dovuto chiedere un prestito per poter arrivare all’anno prossimo tra affitti e bollette”.
Sabrina Pili ha un b&b all’ultimo piano di un palazzo di via Roma: ” Situazione totalmente incerta, non ho ricevuto nessuna prenotazione, se non arrivano gli aerei l’effetto è zero. Ho avuto forti cancellazioni da quando si è parlato del passaporto sanitario, è stato la mazzata finale. Nessun aiuto dal Governo ma ci sono le scadenze delle rate dell’Irpef, col flusso attuale come le pago?”. Questione rumore e movida: “Mai stato un problema, le mie stanze sono insonorizzate. La movida è una conseguenza naturale per una città turistica, a Villasimius e Pula nessuno si mette problemi. Spero che la situazione migliori da quando arriveranno i voli low cost”. Una sola prenotazione confermata, per fine agosto, da parte di turisti tedeschi, invece, per
Barbara Cubeddu, titolare di un affittacamere in via Barcellona da due anni e mezzo: “Tutte le altre prenotazioni già cancellate, sarebbe dovuto essere un anno fortunato tra America’s Cup e altri eventi. Non ho avuto nemmeno i 600 euro dallo Stato, la mia richiesta è stata rigettata. Il baccano nel rione? I turisti vengono proprio perchè c’è la movida, ho avuto vacanzieri russi che hanno adorato trovare i ristoranti aperti e il movimento vicino alla struttura. I residenti che si lamentano? Potrebbero trasferirsi in una zona più tranquilla, in tutte le grandi città del mondo, da Milano a New York, ci sono i rioni della movida”.