Cagliari, esplode la polemica sulle zone pedonali: “Il sindaco beffa i commercianti e riapre Via Garibaldi e il Corso alle auto”
Esplode la polemica a Cagliari sulle zone “meno pedonali”. C’è la firma del Comune: dalle 8 alle 10 torneranno per lo operazioni di carico e scarico auto e mezzi in Via Garibaldi, Via Manno e nel Corso. La comunicazione è stata già data a diversi bar e ristoranti: addio alle colazioni pedonali in città, togliere i tavolini. Il Pd: “Il sindaco beffa le attività produttive e commerciali…riapre le aree pedonali alle macchine…proprio in tempo di crisi Covid dove si chiede più spazio per distanza sociale e maggior spazio per i tavolini all’aperto”
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Esplode la polemica a Cagliari sulle zone “meno pedonali”. C’è la firma del Comune: dalle 8 alle 10 torneranno per lo operazioni di carico e scarico auto e mezzi in Via Garibaldi, Via Manno e nel Corso. La comunicazione è stata già data a diversi bar e ristoranti: addio alle colazioni pedonali in città, togliere i tavolini. L’opposizione però non ci sta e va all’attacco. Fabrizio Marcello, capogruppo del Pd: “Il sindaco beffa le attività produttive e commerciali…riapre le aree pedonali alle macchine…proprio in tempo di crisi Covid dove si chiede più spazio per distanza sociale e maggior spazio per i tavolini all’aperto…Senza PAROLE…”, commenta Marcello del Pd.
Ma mentre il sindaco Truzzu, contattato dalla nostra redazione, sul tema ha preferito al momento non rilasciare dichiarazioni, i Progressisti con una nota hanno invece preso posizione: “VI PIACEVA IL CENTRO STORICO DI CAGLIARI PEDONALE?
L’apertura alle auto del Corso Vittorio Emanuele, di via Manno e di via Garibaldi sta per diventare realtà. Proprio ora che il Consiglio comunale ha deciso di ampliare le zone pedonali e le zone 30 in tutta la città per concedere maggiori spazi alle attività produttive, garantire la sicurezza e arginare gli effetti della crisi per l’emergenza coronavirus, la giunta di centrodestra decide di fare un tuffo nel passato.
Questo inverno i Progressisti, insieme a tutto il centrosinistra in consiglio comunale, avevano lanciato un allarme: il 4 dicembre, infatti, la giunta Truzzu aveva approvato una delibera per consentire tra le 8 e le 10 di tutti i giorni (feriali e festivi) l’accesso, la circolazione e la sosta dei veicoli dei residenti, dei commercianti e di quelli per il trasporto e la consegna delle merci in via Garibaldi, via Manno e nel Corso Vittorio Emanuele.
Il 13 febbraio veniva emessa l’ordinanza che rendeva operativi gli indirizzi della giunta. La settimana prossima ne sarà ripubblicata, con qualche ritocco, una nuova.
Perché le nuove disposizioni diventino efficaci manca ancora l’installazione dei nuovi cartelli e di alcune telecamere. Poi le 4 ruote avranno nuovamente libero accesso in alcune delle strade rifiorite dopo anni di abbandono.
I primi segnali di queste scelte sono stati una sorpresa per i bar, che nelle nuove concessioni di suolo pubblico hanno trovato il divieto di mettere fuori i tavoli per le colazioni.
Noi temiamo ancora che le due ore consentite al mattino diventino, di fatto, un sistema per rivedere le auto circolare a tutte le ore. Rilanciamo ancora la petizione di dicembre (http://chng.it/7R2fgRwxXX), sperando che i nostri amministratori di centrodestra cambino finalmente idea”, dicono i Progressisti.
Ed ecco invece l’elenco dei locali ai quali il Comune ha già intimato di togliere i tavolini. Hanno avuto la revoca Dylan Cafè (via Garibaldi), Caffè letterario e Caramelle dei Pirati (via Manno), Lima Lima, Montaditos, Cremeria del Corso, La Staffa, Napul’è, Capitolo Due, L’angolo di Pinna, Il Cigno, Crackers, Rock Bar Eight, Beni Benius (tutti del corso Vittorio Emanuele II)
Rinnovo (con taglio all’orario) invece per Su Stampu, Fanà, Mari Mannu, La Damigiana, Da Artan, La Scala, Libero Spazio, Bierbaum, La Bon Bec Cafè (via Garibaldi), Shanghai, Locanda Caddeo, Il Mozzo, Kephas, Oblomow, Il Vulcano, Tape Taperia, Yogurteria Yo (via Garibaldi).
Confcommercio. “Ovviamente un’azione del genere preoccupa tutto il comparto dei bar e delle colazioni”, dichiara Emanuele Frongia, rappresentante Fipe di Confcommercio Sud Sardegna, “il pensiero va a chi mette le sedie nella fascia della prima mattina. Chi sperava di ripartire nella Fase 2 si trova a fare i conti con questa limitazione. Capiamo che c’è la necessità in alcune vie di permettere l’accesso ai residenti e il carico e scarico. Ma cerchiamo di stare uniti e di conciliare le esigenze di tutti, dei residenti e delle attività”