Estate alle porte, dubbi sui test salivari per gli arrivi in Sardegna: "Ancora non disponibili"
CAGLIARI. L’estate è alle porte e si studia il metodo per far arrivare i turisti nell’isola in tutta tranquillità. L’ultima idea è quella del test salivare, che dovrebbe essere il primo passo per il passaporto sanitario. Un'idea coltivata non solo dal presidente della Regione Christian Solinas, ma anche dal collega siciliano Musumeci e da quello pugliese Emiliano. Poche gocce di saliva su una striscia di carta e in 3/6 minuti si trovano (o no) gli anticorpi del coronavirus. "O si cerca il virus?". I costi sono anche contenuti (e comunque, come annunciato da Solinas, non a carico del viaggiatore), ma il problema è che al momento i kit non sono in commercio in Italia. “Sono tutti in fase di autorizzazione e registrazione“, spiega Luigi Atzori, ricercatore di patologia clinica dell’Università di Cagliari. E i tempi non si prospettano brevi. “Oggi se una persona volesse fare un test non potrebbe. Ma dal momento in cui dovessero essere disponibili, con 10/20 euro si potrebbe fare un test molecolare anche salivare, il problema è averlo disponibile”.
Discorso diverso per quelli molecolari e sierologici: il costo si aggira intorno ai 25 euro e alcuni possono dare i risultati anche in un’ora. “Sono in grado di classificare bene i soggetti, ma fare un test molecolare una settimana prima dell'eventuale viaggio non esclude che il soggetto magari sia negativo al momento del test e poi la situazione possa cambiare".
Atzori spiega anche che "i test sierologici servono per capire la diffusione della malattia, quindi hanno più un significato per la comunità più che per il singolo soggetto. Se ne trovano di tutti i tipi, molto sensibili, e anche totalmente inattendibili".