Consulta sul Turismo, il grande assente? l’Assessore Chessa. Comuni: “Servono certezze e regole certe”
Per la quinta volta in meno di un mese la Consulta permanente degli assessori al turismo dei comuni sardi si è ritrovata nella piattaforma GoToMeeting per un incontro programmato con l’assessore regionale al turismo Gianni Chessa.
“Per impegni sopraggiunti – spiega Enrico Melis, assessore al turismo del comune di Isili – l’assessore al Turismo della Regione Sardegna non ha presenziato. Per salvare una stagione turistica già compromessa, attendiamo ora risposte da parte della Regione. Servono certezze, serve coraggio, servono regole certe, serve programmazione, lo dobbiamo a chi di turismo vive. Oggi si sarebbero potute dare precise e necessarie risposte alle problematiche che accomunano tutti i Comuni turistici della Sardegna ma purtroppo dovremo aspettare”.
Il lavoro della Consulta
In questa settimane la Consulta ha elaborato un documento, con il lavoro di tre tavoli tematici:
1) trasporti,
2) linee guida di fruizione del territorio e per le attività economiche,
3) Comunicazione e Marketing
“Il documento – spiega la nota – è stato inviato a Chessa, agli assessori regionali coinvolti con tutte le Commissioni consiliari competenti. Le domande e le proposte da rivolgere all’Assessore regionale sono il risultato di una unanime condivisione. Prioritariamente e emersa coralmente l’esigenza di avere certezze su tempi e modalità per la piena operatività dei porti e aeroporti sardi. Allo stato attuale se si dovesse riaprire la Sardegna dopo le altre regioni italiane, sarebbe elevato il rischio che chi ha intenzione di sceglierla come meta per le proprie vacanze possa, nel frattempo, scegliere altre destinazioni. Parallelamente è stata richiesta la massima chiarezza sulle modalità per consentire l’accesso ai turisti nel territorio regionale”.
La ridda di voci su tamponi, test, passaporto sanitario ha disorientato chi avesse già prenotato e, purtroppo, costituisce un deterrente nei confronti di chi si accingesse a decidere di trascorrere le vacanze in Sardegna. Purtroppo le comunicazioni di questi giorni paiono confuse e discordanti elemento questo che questo non giova nella scelta delle vacanze Gli operatori ci turisti sono completamente disorientati senza certezze non potrà iniziare la stagione e diverse strutture decideranno di non aprire L’ultimo DPCM prevede in capo ai comuni la comunicazione e sorveglianza nei luoghi pubblici, in particolare nelle spiagge. Gli assessori comunali chiedono istruzioni chiare e uniformate, e le risorse per farsi carico della gestione in sicurezza dei propri territori. Il controllo e contingentamento delle spiagge potrà avvenire anche attraverso una applicazione unica per tutto il territorio regionale. La comunicazione in loco, attraverso una cartellonistica chiara, dovrà utilizzare una immagine omogenea e chiaro. Tutto questo comporta degli sforzi economici, che i comuni, anch’essi in sofferenza, non potranno sostenere. La Consulta chiede un intervento a sostegno dei comuni per le maggiori spese per comunicazione e controllo. Hanno partecipato alla riunione anche i rappresentanti delle associazioni di guide turistiche ambientali ed escursionistiche per rappresentare che le linee guida per svolgere in sicurezza l’attività escursionistica non sono previste da nessuna norma, così anche quelle per la locazione e il noleggio di natanti e imbarcazioni, servizio charter e filiera della nautica.
La Conferenza si farà portavoce delle esigenze di tutte le attività turistiche che sono rimaste ancora senza normative di riferimento e che rappresentano una importante risorsa. Oltre alle richieste nei confronti della regione, la Consulta vuole essere proattiva e propositiva. Un primo progetto è mettere in rete tutti gli uffici del turismo o infopoint dell’isola, sia per condividere informazioni di tipo turistico, sia per dare indicazione sulle modalità di movimento nell’Isola, seguendo i protocolli Covid. Questo rappresenta un ulteriore passo di costruzione di legami e collaborazioni di cui si nutre e in cui si sviluppa il turismo. Inoltre ogni comune predisporrà un vademecum del turista, con tutte le informazioni che possano rassicurare, attraverso un censimento dei presidi medici, e di tutto ciò che concorre ad aumenti la sicurezza degli ospiti.
Il gruppo di assessori, che rappresenta al proprio interno la maggioranza dei comuni turistici della Sardegna, attende, a fianco degli operatori e dei lavoratori, risposte certe e la riapertura in sicurezza della stagione 2020.