Fase 2, verso la riapertura delle spiagge: “Non si dovrà pagare in quelle libere”
“Abbiamo bisogno di qualche giorno di verifica per pensare di poter riaprire le spiagge entro i prossimi sette-dieci giorni“. Così il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, durante il ‘punto stampa’ di questa sera. “Abbiamo appena ricevuto il disciplinare e le linee guida elaborate dall’Inail – ha spiegato -, le stiamo valutando attentamente con il comitato tecnico scientifico e lo faremo anche con il mondo degli operatori, perché dobbiamo contemperare le ragioni della tutela sanitaria con oggettive criticità che si potrebbero determinare in sede applicativa”. Le valutazioni, ha sottolineato il governatore, “tengono conto anche delle differenze che esistono tra spiaggia libera, che tale dovrà restare senza aggravio di costi, quindi non a pagamento, e le spiagge in concessione, che offrono invece servizi che prevedono una remunerazione. Per questo dobbiamo verificare che l’applicazione delle norme renda l’attività economica sostenibile”.
“I protocolli Inail sulla balneazione rappresentano misure di sicurezza, soprattutto riguardanti la dislocazione di ombrelloni e sdraio, che generano alcune criticità applicative“, ha spiegato Solinas. “Proprio per valutare quali possibilità vi siano di adeguare le linee guida al contesto sardo – ha annunciato -, chiederò – al comitato tecnico scientifico della Sardegna di valutare attentamente e capire assieme agli operatori se e in quale misura ci si possa discostare dai protocolli, così da limitare il disagio per cittadini e operatori, mantenendo comunque un livello di prevenzione del contagio alto”.