Rassegna Stampa

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"Virus, la Sardegna ora sta bene ma attenzione: anche in estate basta poco per nuovi contagi"

Fonte: www.youtg.net
13 maggio 2020

"Virus, la Sardegna ora sta bene ma attenzione: anche in estate basta poco per nuovi contagi"
 

CAGLIARI. “Cinque metri di distanza tra le file degli ombrelloni e quattro e mezzo tra quelli della stessa fila può sembrare tanto? In realtà non lo è”. Così Stefano Vella, infettivologo, componente del comitato tecnico scientifico della Regione a commenta le indicazioni per il contenimento del contagio da Covid nelle attività di balneazione e sui litorali pubblicate  dall’Inail in collaborazione con l’istituto superiore di sanità.

Vella spiega: “Si tiene conto del fatto che sotto un ombrellone raramente c’è solo una persona, ci sono più soggetti che quindi occupano più spazio. Forse sarà necessario fare i turni”. Intanto in 24 ore in Sardegna si è registrato solo un caso e il prossimo 18 maggio potranno alzare le serrande diverse attività dopo mesi di stallo. “La Sardegna sta benissimo”, ha spiegato Vella, “ma attenzione: basta poco, soprattutto con la stagione estiva, quando arriveranno i turisti. Speriamo non sia sovraffollata”.

Le modalità di arrivo dei turisti in sicurezza non sono ancora state stabilite: “Spero venga mantenuta l’autorizzazione per entrare", è l'auspicio dell'infettivologo,  "solo così  si può sapere chi arriva, da dove e dove va: Certo è che la Sardegna deve riaprire al turismo, si faranno i controlli serrati all’arrivo, possibilmente qualcuno alla partenza, e sarà necessario avere sentinelle sul territorio pronte a spegnere l’eventuale partenza di un focolaio" La parole d'ordine è: equilibrio.

Quella dell'introduzione di una sorta di passaporto sanitario è ancora un'incognita: "Avere un tampone da un ente accreditato appena si arriva in Sardegna potrebbe davvero ridurre il rischio”.

Sarà necessario attendere ancora per vedere gli effetti della fase 2, la Sardegna si avvicina al contagio 0. “Spero che arrivi, e deve essere duraturo”. Terminata l’estate poi, forse si dovranno fare i conti con una seconda ondata del virus. “Come tutti i virus respiratori arriva con la stagione invernale e sarà necessario vaccinarsi per l’influenza, perché se malauguratamente dovessero arrivare insieme - coronavirus e influenza - sarebbe un disastro. Tutti i casi di influenza verrebbero scambiati per covid e viceversa, sarà necessario aumentare la copertura vaccinale,  che si potrebbe allargare anche alle persone più giovani, non solo agli anziani”.

Monica Magro  13 Maggio 2020