Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari ritrova stadio e palazzetto

Fonte: L'Unione Sarda
28 maggio 2008

Sinora l'apertura era concessa temporaneamente; i Vigili del fuoco hanno rilasciato un'autorizzazione definitiva

Impianti collaudati: ora non c'è più il rischio chiusura
Per rimettere a posto il Sant'Elia spesi circa 3 milioni di euro; circa duecentomila euro, invece, per il Palazzetto di via Rockefeller.
Cagliari ha finalmente uno stadio e un palazzetto dello sport. Nessun impianto costruito ex novo : la novità sta nel fatto che il Sant'Elia e il Palarockefeller adesso sono perfettamente agibili. Gli interventi decisi dall'assessore allo Sport Nanni Floris hanno permesso alle due strutture di ottenere il Cpi, il certificato prevenzione incendi, un documento rilasciato dai Vigili del fuoco che, di fatto, attesta la perfetta agibilità dei due impianti (per il Palazzetto manca solo il documento ufficiale che arriverà in pochi giorni).
LE NOVITÀ Di primo acchito, sembra il solito documento figlio dell'intricata macchina burocratica italiana. In realtà, quel pezzo di carta assume un'importanza decisiva. Sino a oggi, i due impianti potevano ospitare le manifestazione grazie ad autorizzazioni che venivano rilasciate per un certo periodo ed erano rinnovate alla scadenza. Praticamente il Sant'Elia e il Palazzetto si ritrovavano a dover vivere sotto una spada di Damocle: c'era sempre il rischio che quel documento non venisse rinnovato e che, dunque, non fosse concessa l'autorizzazione per la manifestazione in programma.
IL PRECEDENTE Un pericolo tutt'altro che teorico. A pagare le conseguenze di questa incertezza furono, addirittura, i bambini: nel 2006, il Palazzetto avrebbe dovuto ospitare lo spettacolo delle Winx , le fatine dai capelli viola adorate dai bimbi. Ma, tra ritardi nelle richieste di autorizzazioni e “guerra” tra Comune e Prefettura, lo spettacolo saltò pochi minuti prima dell'inizio.
IL DOCUMENTO Un problema che non si verificherà più: il Cpi autorizza, di fatto, lo svolgimento di tutti gli spettacoli in programma nei due impianti. Non sarà neanche necessario specificare se è in programma una manifestazione sportiva o uno spettacolo. I due impianti sono stati finalmente collaudati e rimessi a norma grazie a una serie di interventi: in particolare, sono state realizzate tutte quelle misure (dagli impianti di segnalazione di incendi alle uscite di sicurezze, passando per le “vie” illuminate che non devono spegnersi neanche quando manca l'energia elettrica) che consentono l'apertura in sicurezza delle due strutture. Per permettere al Sant'Elia di ospitare 21 mila persone (tutte con posto a sedere) sono stati spesi circa tre milioni di euro; decisamente più contenuto (qualche centinaio di migliaia di euro) l'intervento per consentire al Palazzetto di riceve 2.800 spettatori (anche questi con posto a sedere). Facilmente comprensibile la differenza d'investimenti: a parte il maggior numero di spettatori, non bisogna dimenticare che il Sant'Elia è uno stadio realizzato all'interno di uno stadio. Dunque, per garantire la sicurezza, è stato necessario realizzare, oltre ai normali interventi, anche quelle deviazioni, quelle nuove porte di sicurezza, quelle scale che consentono di lasciare in sicurezza l'impianto in caso di emergenza.
LA UEFA Un problema è stato risolto. Ma non cambia nulla rispetto a un altro dei problemi del Sant'Elia: se il Cagliari si fosse qualificato per le coppe europee, avrebbe dovuto rinunciare perché allo stadio non è stata concessa la licenza Uefa. Il documento rilasciato dai Vigili del fuoco non cambia di granché la situazione da questo punto di vista: allo stadio continuano, comunque, a mancare una serie di parametri sportivi. Almeno per la Uefa, lo stadio resta inadeguato.
MARCELLO COCCO

28/05/2008