Cagliari, i fiorai del cimitero tornano al lavoro: “Tutti con guanti e mascherine”
Dopo le proteste dei lavoratori arriva la bella svolta, il sindaco Truzzu firma l’ordinanza che permette ai fiorai di tornare con bancarelle e furgoni: “Non più di due clienti alla volta, sì anche a chi vende fiori fuori dai mercati civici”. Tutte le novità
Sospiro di sollievo per i fiorai del cimitero di Cagliari e per quelli che vendono rose, tulipani, margherite e tanti altri tipi di fiori fuori dai mercati civici. Dopo le proteste degli ultimi giorni, arriva la mano d’aiuto del Comune. Il sindaco Paolo Truzzu ha infatti firmato l’ordinanza con la quale consente, dall’8 maggio sino al 17 maggio 2020, l’ attività dei fiorai titolari dei posteggi su area pubblica ubicati agli ingressi dei cimiteri cittadini. Ci sono ovviamente delle regole da seguire: furgoni e bancarelle dovranno essere allestiti mezz’ora prima dell’apertura del camposanto, le aree adiacenti i cimiteri cittadini dovranno essere fisicamente delimitate al fine di garantire il controllo e il contingentamento degli accessi i quali sono consentiti nella misura massima contemporanea di non più di due clienti per fioraio. Ancora: il servizio della Protezione Civile deve provvedere alla delimitazione dell’area del mercato con delle transenne.
I fiorai devono garantire, per tutta la durata oraria giornaliera della loro attività, il controllo dei varchi e il contingentamento degli accessi come sopra disposto e, a tal fine, devono comunicare preventivamente al comando della polizia Locale i nominativi del personale impiegato nelle attività di controllo. Tutte le attività ammesse devono comunque garantire, sia da parte degli operatori che da parte dei relativi clienti, il rispetto del distanziamento interpersonale di sicurezza, del divieto di assembramento e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti). Via libera anche ai fiorai che lavorano fuori dai mercati civici comunali.