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Corsa e pesca consentite sulle spiagge sarde? Resta il dubbio, sindaci in ordine sparso

Fonte: www.youtg.net
7 maggio 2020

Corsa e pesca consentite sulle spiagge sarde? Resta il dubbio, sindaci in ordine sparso

CAGLIARI.  Ma in Sardegna si può o no andare liberamente in spiaggia, per pescare o fare attività motoria? Il dubbio resta. Tanto che i sindaci dei comuni costieri interpretano in modi diversi l'ordinanza del presidente della Regione Christian Solinas, emanata il 2 maggio. Il passaggio sugli arenili è contenuto nell'articolo 26, che autorizzando gli interventi di manutenzione degli stabilimenti balneari (quindi l'accesso degli operatori, vietato a chiunque altro) prevede che "nelle more dell’adozione di specifiche linee-guida e di protocolli per la fruizione in sicurezza degli arenili resta temporaneamente sospeso – fatte salve le attività esplicitamente consentite dalla presente ordinanza – l’accesso al pubblico nelle spiagge, in concessione o libere, ivi compresa la battigia".

Quindi c'è quell'inciso: "Fatte salve le attività esplicitamente consentite dalla presente ordinanza". Il riferimento quindi non pare essere solo alle manutenzioni dei chioschi, ma anche alle altre "attività". E siccome in tutto il territorio regionale, secondo il testo del dispositivo, si dà il via libera all'attività motoria nei confini comunali, alla pesca da riva e subacquea e anche alla vela, c'è da supporre - escludendo capacità di volo acquisite durante il lockdown da parte dei sardi - che sulla spiaggia si possa transitare, ma non stazionare (salvo che per la pesca). In sintesi: niente tintarella.

Così hanno interpretato a Sant'Antioco.  Il Comune qui, nel giorno dell'emanazione dell'ordinanza, aveva spiegato con una nota:" Il divieto imposto dall'ordinanza sull’accesso alle spiagge è da intendersi come divieto alla sosta, non al transito sull’arenile. Lo stesso articolo, infatti, specifica che nelle spiagge è possibile svolgere le attività consentite dalla medesima ordinanza, quindi passeggiate, attività motoria. Ciò che è da considerarsi vietata è la sosta: quindi non sarà possibile “prendere il sole”, in sostanza".

A nord, invece, no la vedono così. Tanto che il sindaco del Comune di Badesi, Giovanni Maria Mamia, vista l'assenza di parchi nel territorio comunale, ha formato una sua ordinanza: "Ai sensi del combinato disposto artt. 4 e 26 dell’ordinanza del Presidente della Regione  è consentito ai residenti, domiciliati, o coloro che hanno dimora abituale nel territorio di Badesi l’accesso alle spiagge, compresa la battigia per svolgere individualmente attività motoria all'aria aperta, limitatamente a passeggiate, corse a piedi, mantenendo la distanza interpersonale di almeno due metri". Provvedimento che non sarebbe necessario se l'accesso fosse consentito nei limiti previsti dall'interpretazione data dal collega di Sant'Antioco Ignazio Locci.