Ore di febbrile attesa per i commercianti, ecco come e se i Comuni sardi potranno riaprire i negozi
Parrucchieri, negozianti di abbigliamento e gioiellieri potranno riaprire lunedì a Cagliari e in tutta l’Isola? Ancora non si sa. Tutto è fermo in attesa di un parametro decisivo che la Regione dovrà comunicare venerdì: si chiama codice Rt ed è il calcolo sull’indice di trasmissibilità dei contagi. Commercianti col fiato sospeso
Parrucchieri, negozianti di abbigliamento e tatuatori potranno riaprire lunedì a Cagliari e in tutta l’Isola? Ancora non si sa. Tutto è fermo in attesa di un parametro decisivo che la Regione dovrà comunicare venerdì: si chiama codice Rt ed è il calcolo sull’indice di trasmissibilità dei contagi. Il Governatore Solinas il 2 maggio scorso ha messo nero su bianco che i sindaci dei comuni della Sardegna che avranno sul loro territorio un codice Rt inferiore o pari allo 0, 5 potranno dare con un’ordinanza specifica il via libera a parrucchieri, negozi di abbigliamento e calzature, gioiellerie per le riaperture. Tutti gli altri no.
Sarà il codice dunque a dare la luce verde. E la pubblicazione dei codici è prevista per venerdì 8 maggio nel sito della regione. Sono in stand by però molti sindaci che vogliono vederci chiaro e possibilmente avere i dati in anticipo. Proprio oggi Paolo Truzzu nelle vesti di sindaco della Città metropolitana, ha chiesto al presidente della Regione Christian Solinas di ricevere a partire da oggi i dati relativi all’ indice di contagio del singolo comune, della città Metropolitana di Cagliari, anche degli ultimi quindici giorni, “al fine di essere messi nelle condizioni di valutare l’andamento della curva epidemiologica”.
Ma oggi anche la Regione stessa ha frenato. A due giorni dalla comunicazione, l’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu ha dichiarato all’Ansa che il calcolo dei codici “dipende dal ministero della Salute. Se ci saranno comunicati dati e parametri che ci consentiranno di costruire l’algoritmo per declinare l’indice Comune per Comune, allora ce la faremo”. In caso contrario no.
E restano così in attesa i gioiellieri, i titolari dei negozi di abbigliamento e i parrucchieri della Sardegna e di Cagliari. “Le lavoratrici e i lavoratori, già pesantemente provati dalla condizione di preoccupante crisi economica legata alla prolungata chiusura dovuta all’emergenza sanitaria, hanno diritto alla chiarezza”, ha dichiarato Matteo Massa, consigliere comunale cagliaritano dei Progressisti che poco fa ha chiesto chiarimenti al sindaco Truzzu, “la creazione di false aspettative, di fronte alle loro profonde e ragionevoli angosce, sarebbe un gravissimo gesto di inciviltà politica”.