Fase due, ottimismo e qualche paura ma anche tanta voglia di stare all’aria aperta
Secondo giorno della fase 2: al parco di Monteclaro e al parco della Musica stasera la situazione era sotto controllo. La gente non vedeva l'ora di poter uscire di casa, pur con le dovute cautele. C'è un mix di cauto ottimismo, qualche paura ma anche tanta voglia di godersi la vita all'aria aperta dopo due mesi di lockdown.
Secondo giorno della fase 2: al parco di Monteclaro stasera la situazione è sotto controllo. Decine di persone hanno approfittato del sole e della temperatura gradevole per fare una corsetta, una camminata da soli o con i propri bambini felici di poter finalmente stare all’aria aperta. Qualcuno ha passeggiato o corso con qualche amico, ma più o meno tutti hanno rispettato le regole di distanziamento e quasi tutti avevano indosso le mascherine. Anche al parco della Musica situazione sotto controllo.
La gente non vedeva l’ora di poter uscire di casa, pur con le dovute cautele. «Sono rimasto a casa con i miei due bambini per un mese e mezzo – racconta Daniele Figus, impiegato in un ufficio privato – Stavano impazzendo, volevano giocare all’aperto e non ce la facevano più a stare in una casa di 60 metri quadri senza giardino. Appena ho saputo che il parco avrebbe riaperto, gliel’ho detto ed erano al settimo cielo. Quindi oggi siamo venuti, glielo dovevo».
Tra gli intervistati serpeggia un misto tra paura e cauto ottimismo. Per Teresa, che mentre parla con noi osserva con soddisfazione il figlioletto che corre felice nel prato del parco, ci dovrebbero essere più controlli: «Secondo me dovrebbero esserci più pattuglie a presidiare il parco, perché per quanto mi riguarda bisognerebbe fare entrare meno persone. Secondo me sono troppi, se continua così chiuderanno nuovamente».
Chiara, studentessa universitaria , è di parere diverso: «Se tutti indossiamo le mascherine e i guanti, che problema c’è? – osserva – Finora vedo che la gente si sta comportando bene, non fa male camminare o correre, non capisco chi si lamenta. Penso che usciremo presto da questo incubo, ma spero di non sbagliarmi».