“Caos negli autobus del Ctm oggi a Cagliari: disastro totale, perchè non sono state rispettate le distanze?”
Durissimo documento di protesta dei sindacati: “Il Ctm ha rivisto in aumento le capienze massime degli autobus generando riempimenti tali da non consentire il metro di distanza tra le persone. Il trasporto pubblico è stato gettato in una vera e propria bolgia”
“Caos negli autobus del Ctm oggi a Cagliari: disastro totale, perchè non sono state rispettate le distanze?”. Durissimo documento di protesta dei sindacati: “Nella giornata odierna abbiamo assistito ad una grande prova generale della così detta fase 2 applicata al trasporto pubblico locale. Un disastro totale- si legge nella nota firmata da Stefano Mameli della Fit Cisl anome delle segreterie Aziendali e territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Faisa Cisal, Ugl Trasporti e CSS- la RAS con ordinanza n 20 e nonostante le osservazioni che le OO SS hanno preventivamente comunicato al Presidente Solinas, non ha previsto una ripresa totale del servizio gettando il trasporto in una vera e propria bolgia. Il Ctm di canto suo ha, in questa occasione rivisto in aumento le capienze massime degli autobus generando riempimenti tali da non consentire il metro di distanza tra le persone”.
I sindacati lanciano dunque dure accuse alla gestione del primo giorno della fase due nei trasporti a Cagliari: “L’assenza di un’adeguata frequenza ha poi determinato gravissimi disagi all’utenza che non trovava posto nelle vetture già piene dai capolinea e che non avendo poi una frequenza adeguata non trovavano il modo di raggiungere le loro destinazioni nei giusti orari. Si rende pertanto necessario che la RAS ripristini subito i servizi invernali non scolastici permettendo alle aziende di erogare il 100 x 100 del proprio potenziale. L’azienda Ctm, dal canto suo deve subito riportare i massimali di riempimento delle vetture a quelli stabiliti durante la fase 1 per garantire la sicurezza degli utenti e dei lavoratori in vettura.
Ctm ha, ad oggi 250 conducenti in Fondo Bilaterale (la nostra cassa integrazione) che potrebbero tranquillamente sopperire sia alle corse mancanti che ai dettami dell’ordinanza regionale che chiede alle aziende di calcolare quotidianamente le persone trasportate.
In caso il nostro appello non sia ascoltato la salute dei cittadini e dei lavoratori resterebbe esposta ad inutili e pericolosi rischi di contagio”, si conclude così la nota congiunta dei sindacati.