Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Duemila tonnellate di rifiuti campani

Fonte: L'Unione Sarda
28 maggio 2008


Nel pomeriggio al porto canale arriva il container-cassonetto
Oggi al porto canale di Cagliari il quarto arrivo del container con 2 mila tonnellate di rifiuti campani.
Anche Silvio Berlusconi ci ha provato. Voleva fermare la nave dell'immondezza, ma ormai non sarebbe stato più possibile interrompere una colossale operazione come questa, con 92 camion-cassonetto in fase di carico nell'immenso container della Ustica Lines. La spedizione non si poteva posticipare né tantomeno cancellare, perché «l'impegno è stato preso dal precedente governo», questa l'unica indiscrezione filtrata dalla presidenza del Consiglio. E cresce la polemica politica, con l'arrivo della quarta nave dei rifiuti. Forza Italia e An si schierano contro lo sbarco: «Non siamo la pattumiera d'Italia».
LA QUARTA NAVE Nel pomeriggio, la Ro-Ro Carlo Morace della compagnia siciliana Ustica Lines, un cargo da 150 metri, scaricherà al molo Grendi del porto canale il suo carico di quasi 2 mila tonnellate di immondezza. La gigantesca nave è partita ieri alle 19 dal porto di Napoli, dopo la difficile traversata da Trapani compiuta fra lunedì e ieri. L'aria era irrespirabile nella zona attorno al container, complice il gran caldo (punte di 29 gradi) che ha soffocato Napoli nelle ultime ore. La puzza emanata dalla spazzatura - stoccata da giorni ad Acerra - ha reso ancora più complicate le lunghe operazioni di carico. Non ci sono certezze sull'orario d'arrivo, fino a ieri notte sia alla Capitaneria di Porto di Cagliari che al Tecnocasic ignoravano i tempi. L'ordinanza dell'ex commissario delegato Gianni de Gennaro parla chiaro, la disponibilità della Regione a risolvere la drammatica situazione che si vive in questi giorni ad Acerra e la buona proposta contrattuale della Ustica Lines hanno sbloccato la situazione. Il presidente del Casic, e della Provincia, Graziano Milia, precisa: «I rifiuti dei Comuni del Cagliaritano passano a Villacidro, ma solo per sette giorni, il tempo che ci vorrà per risolvere questa nuova emergenza». Ed è a spese del Tecnocasic, sottolinea, il surplus chilometrico dei mezzi dei 26 Comuni fino a Villacidro.
IL CENTRODESTRA Il deputato Mauro Pili conferma la sua «totale contrarietà e opposizione a questa decisione». La Sardegna «paga ancora per la nefasta decisione di Prodi e Soru di spedire e accogliere i rifiuti in Sardegna, una scelta grave e inaccettabile». Il senatore Piergiorgio Massidda non cambia parere: «Contrario oggi, come nelle precedenti occasioni. Vigilerò sui rischi per la salute dei sardi. E per la loro immagine». Per il consigliere regionale Carlo Sanjust «l'arrivo della "monnezza" campana sta mettendo in crisi il nostro sistema di smaltimento nel Cagliaritano, perché i rifiuti dei nostri Comuni non potranno essere bruciati, ma subiranno una conservazione in discarica a cielo aperto con tutti i limiti di salute che ciò comporta». Sanjust fa i conti: «Smaltire i rifiuti in Germania costa 250 euro a tonnellata, a cui vanno certamente aggiunti i costi di trasporto. Portare i rifiuti in Sardegna, invece, costa appena 130 euro a tonnellata, ma con una spesa eccessiva per il trasporto (noleggio di una nave e de compattatori). Stiamo rinunciando a circa 720 mila euro». Per il senatore Mariano Delogu «la Sardegna non può essere considerata la pattumiera d'Italia».
SARDIGNA NATZIONE «De Gennaro comanda e decide per i sardi, che sia lui il governatore della Sardegna?», si chiede l'indipendentista Bustianu Cumpostu, «anche senza titolo, ha disposto che una nave piena di rifiuti italigani arriverà in Sardegna e lascerà il suo carico di veleni in un'isola che considera senza popolo e senza governo». Quello che è certo, dice Cumpostu, «è che noi indipendentisti difenderemo la nostra terra shardana con ogni mezzo e, se ci fosse concesso, anche con un bel calcio nel sedere al signor De Gennaro». Anche gli autonomisti dell'Irs saranno oggi al porto canale, per "salutare" questo quarto sbarco di rifiuti. Probabilmente l'ultimo. ( e. p. )

28/05/2008