Le leggi sarde su chioschi fissi e posidonia finiscono davanti alla Corte costituzionale
CAGLIARI. "Il Governo boccia la politica degli slogan della Giunta Solinas. La scelta del Consiglio dei Ministri di impugnare le due proposte di legge regionali sulla gestione della posidonia e sul Piano dei litorali conferma le criticità che avevamo sollevato nei mesi scorsi". I Progressisti in consiglio regionale vanno all'attacco dopo la decisione dell'esecutivo nazionale di andare davanti alla Consulta per contestare le norme sarde. "Come già diverse volte sottolineato da noi, sia in commissione che in aula, i due provvedimenti contemplano alcune disposizione che risultano costituzionalmente illegittime, in quanto contrastanti con la competenza esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema e tutela del paesaggio".
La posizione è dei consiglieri regionali Maria Laura Orrù e Antonio Piu, che proseguono: "Le due normative sono state un atto di arroganza dell’esecutivo Solinas - dichiarano Maria Laura Orrù e Antonio Piu - la dimostrazione che dietro questa operazione non c’è sostanza ma solo un insieme di slogan. Noi li avevamo messi in guardia: non si può legiferare sui chioschi nelle spiagge bypassando l’adozione degli adeguati strumenti urbanistici; e nell’altro caso, non si può considerare la posidonia un rifiuto, mettendo da parte i pareri della comunità scientifica, contrari all’utilizzo di mezzi meccanici sugli arenili, e ignorando le due circolari del Ministero dell’ambiente, che incoraggiano il mantenimento e il riutilizzo in loco della posidonia presente sulla spiaggia come strumento naturale di difesa dell’erosione costiera. Sono andati avanti con cocciutaggine e con quale risultato? Ora dovremo aspettare per mettere la parola fine sui commi giustamente impugnati e poter dare una risposta ai sardi su due materie cruciali per la Sardegna e le sue coste. Nel frattempo, chi lavora nelle spiagge continuerà a farlo in un clima di totale incertezza".
Gli esponenti del Gruppo dei Progressisti ribadiscono come non ci sia alcun pregiudizio nei confronti dei gestori dei chioschi: "Si tratta di un settore fondamentale dell’economia turistica isolana, che necessita di essere valorizzato e sostenuto. Proprio per questo desideriamo che la loro attività venga normata nel migliore dei modi, riconoscendo anche le specificità di ogni territorio: quali sono gli arenili urbani dove è possibile lasciare i chioschi tutto l’anno, e quelli dove invece è necessaria una presenza stagionale per favorire il ciclo naturale di vita della spiaggia. Come gruppo siamo sempre a disposizione per ragionare insieme e trovare le soluzioni legislative più efficaci per dare regole certe a questo settore".