Sud Sardegna, mille aziende chiedono alla Prefettura di riaprire
Sono circa la metà del totale regionale, 2.309
Circa mille aziende del Sud Sardegna hanno chiesto alla Prefettura di Cagliari di poter riprendere l’attività: sono circa la metà del totale regionale, 2.309.
È quanto ha affermato il prefetto di Cagliari Bruno Corda durante l’incontro tenutosi in videoconferenza coi sindacati in vista dell’imminente Fase 2. La riapertura però, è il monito di Cgil, Cisl e Uil, dovrà avvenire in condizioni di sicurezza per i lavoratori. Infatti, solo nella provincia di Cagliari sono oltre 3.400 le procedure di cassa integrazione in deroga avviate per quasi 13.000 occupati. Sempre nello stesso territorio (Cagliari, Iglesias e Medio Campidano), sono circa 40.000 le persone che hanno richiesto l’indennità di 600 euro all’Inps.
“La delegazione – spiega Mimmo Contu, segretario generale Cisl Cagliari – ha sollecitato, al fine di dare efficacia agli interventi e raggiungere risultati concreti in tempi brevi, un sistema programmatico e di governo a rete, fondamentale in presenza di importantissimi livelli di risorse finanziarie messe in campo dall’avvio di opere pubbliche, appalti e interventi a favore del turismo”.
Il segretario della Camera del Lavoro Cgil Carmelo Farci ha affermato che si lavora a un protocollo condiviso con la prefettura “anche per evitare speculazioni e situazioni di illegalità che, purtroppo, possono verificarsi con più frequenza in situazioni di crisi come questa. La priorità è far ripartire le attività lavorative in sicurezza e, insieme a questo, dobbiamo far sì che dall’emergenza si esca facendo leva su un sistema di regole e diritti rafforzati, soprattutto nel sistema degli appalti dove, da tempo, denunciamo alcune storture che vanno eliminate, ma anche negli altri settori, ad esempio il turismo, dove, come è emerso oggi, i rischi di infiltrazioni della malavita sono purtroppo elevati”.